Sabato 21 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Papa Francesco: “Indagare se a Gaza è in atto un genocidio”. Israele: “Diritto di autodifesa dopo il 7 ottobre”

Il pontefice si pone la domanda nel suo nuovo libro ‘La speranza non delude mai. Pellegrini verso un mondo migliore’ in uscita per il Giubileo 2025

Città del Vaticano, 17 novembre 2024 – “A detta di alcuni esperti, ciò che sta accadendo a Gaza ha le caratteristiche di un genocidio. Bisognerebbe indagare con attenzione per determinare se s'inquadra nella definizione tecnica formulata da giuristi e organismi internazionali”. È quanto afferma Papa Francesco nel suo nuovo libro ‘La speranza non delude mai. Pellegrini verso un mondo migliore’, in uscita per il Giubileo 2025 e di cui il quotidiano La Stampa anticipa alcuni brani. 

La replica da parte di Israele non si è fatta attendere. "Il 7 ottobre 2023 c'è stato un massacro genocida di cittadini israeliani e da allora Israele ha esercitato il proprio diritto di autodifesa contro i tentativi provenienti da sette diversi fronti di uccidere i suoi cittadini. Qualsiasi tentativo di chiamare questa autodifesa con qualsiasi altro nome significa isolare lo Stato ebraico", ha scritto su X l'Ambasciata Israeliana presso la Santa Sede.

Papa Francesco
Papa Francesco

Gli altri temi del libro

Il volume, a cura di Hernán Reyes Alcaide (Edizioni Piemme), sarà disponibile martedì 19 novembre in Italia, Spagna e America Latina, e poi a seguire in vari altri Paesi. Nel libro il pontefice parla anche di migranti: “Nessun Paese può essere lasciato solo e nessuno può pensare di affrontare la questione isolatamente attraverso leggi più restrittive e repressive, talvolta approvate sotto la pressione della paura o in cerca di vantaggi elettorali. Al contrario, così come vediamo che c'è una globalizzazione dell'indifferenza, dobbiamo rispondere con la globalizzazione della carità e della cooperazione, affinché le condizioni degli emigranti siano umanizzate”.

Tra i vari temi toccati nel libro, anche la situazione dei giovani: “Ho seguito da vicino le massicce mobilitazioni degli studenti in diverse città e conosco alcune azioni con cui si battono per un mondo più giusto e attento alla salvaguardia dell'ambiente. Agiscono con preoccupazione, entusiasmo e, soprattutto, con senso di responsabilità verso l'urgente cambio di rotta che ci viene imposto dalle problematiche derivate dall'attuale crisi etica e socio-ambientale”, scrive Francesco. Che aggiunge: “Il tempo sta per scadere, non ce ne resta molto per salvare il pianeta e i giovani vanno, escono e si fanno valere. Ci sono diversi esempi di come questo dialogo intergenerazionale può sfociare in un'alleanza applicata alla cura della casa comune. Penso – prosegue il Papa – ad alcuni progetti che si preoccupano di trasmettere il patrimonio di conoscenze e i valori della produzione alimentare locale che possedevano i nostri nonni, allo scopo di applicarli con l'aiuto dei mezzi di cui oggi disponiamo per fare passi avanti nella difesa e promozione della biodiversità alimentare. Li anima il desiderio di ritornare alla terra e di coltivarla, senza sfruttarla, con tecniche e metodi del tutto ecologici. In un mondo sempre più frenetico e ‘usa e getta’, queste iniziative aiutano le persone a non perdere il legame con il cibo e con le tradizioni locali a esso collegate”.

Nella messa a San Pietro in occasione della Giornata Mondiale dei Poveri, Papa Francesco si appella ai governi: “Lo dico alla Chiesa, lo dico ai Governi degli Stati e alle Organizzazioni internazionali, lo dico a ciascuno e a tutti: per favore, non dimentichiamoci dei poveri. “Carissimi - le parole del Santo Padre nell’omelia –, in questa Giornata Mondiale dei Poveri mi piace ricordare un monito del cardinale Martini. Egli disse che dobbiamo stare attenti a pensare che c'è prima la Chiesa, già solida in se stessa, e poi i poveri di cui scegliamo di occuparci. In realtà si diventa Chiesa di Gesù nella misura in cui serviamo i poveri, perché solo così la Chiesa diventa aperta a tutti, luogo della compassione di Dio per la vita di ogni uomo”.