Roma, 27 dicembre 2015 - Il mondo ha bisogno delle famiglie, luoghi di fiducia e perdono. Sono questi gli inviti di Papa Francesco nel giorno del Giubileo delle Famiglie. "Non perdiamo la fiducia nella famiglia! È bello aprire sempre il cuore gli uni agli altri, senza nascondere nulla. Dove c'è amore, lì c'è anche comprensione e perdono", ha detto il Pontefice nella Basilica di San Pietro dove questa mattina ha presieduto la Messa. "Affido a tutte voi, care famiglie - ha continuato -, questa missione così importante, di cui il mondo e la Chiesa hanno più che mai bisogno".
L'appuntamento, primo dell'Anno Santo Straordinario, è stato fissato oggi, giornata in cui la Chiesa celebra la festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe. In una basilica gremita, il Pontefice è entrato questa mattina in processione, accompagnato da una cinquantina di prelati. "Nell'Anno della Misericordia, ogni famiglia cristiana possa diventare luogo privilegiato in cui si sperimenta la gioia del perdono", ha detto il papa nell'omelia. Per poi ricordare che "il perdono e' l'essenza dell'amore che sa comprendere lo sbaglio e porvi rimedio". Secondo Bergoglio, "è all'interno della famiglia che ci si educa al perdono, perche' si ha la certezza di essere capiti e sostenuti nonostante gli sbagli che si possono compiere".
Ad ascoltarlo romani ma anche pellegrini da tutto il mondo, a cui Francesco ha dedicato le sue preghiere. "Spesso abbiamo sotto gli occhi i pellegrini che si recano ai santuari e ai luoghi cari della pietà popolare. In questi giorni, tanti si sono messi in cammino per raggiungere la Porta Santa aperta in tutte le cattedrali del mondo e anche in tanti santuari. Ma la cosa più bella posta oggi in risalto dalla Parola di Dio è che tutta la famiglia compie il pellegrinaggio", ha detto il Papa commentando i passi delle letture odierne, tra cui quello su Giuseppe e Maria che, «per la festa di Pasqua, si fanno pellegrini a Gerusalemme insieme con Gesù». «Papà, mamma e figli, insieme, si recano alla casa del Signore per santificare la festa con la preghiera - ha aggiunto il Pontefice -. È un insegnamento importante che viene offerto anche alle nostre famiglie. Anzi, possiamo dire che la vita delle famiglie è un insieme di piccoli e grandi pellegrinaggi». Inoltre, secondo Francesco, il pellegrinaggio «non finisce quando si è raggiunta la meta del santuario, ma quando si torna a casa e si riprende la vita di tutti i giorni, mettendo in atto i frutti spirituali dell'esperienza vissuta» Tra i fedeli nella basilica sono presenti anche tantissimi rappresentanti di movimenti e associazioni delle famiglie.
La famiglia è anche al centro dell'Angelus. "La vera gioia che si sperimenta nella famiglia non è qualcosa di casuale e fortuito - ha detto il Pontefice a oltre 50mila persone in piazza ad ascoltarlo -. È una gioia frutto dell'armonia profonda tra le persone, che fa gustare la bellezza di essere insieme, di sostenerci a vicenda nel cammino della vita".