Roma, 11 marzo 2025 – “Lievi miglioramenti” per Papa Francesco “all'interno di un quadro che per rimane complesso". Lo rende noto la Sala stampa vaticana, sebbene oggi non sia stato diffuso un vero bollettino medico. Dal Vaticano fanno sapere che Bergoglio ha continuato la terapia farmacologica per arginare la polmonite bilaterale e che i medici attendono altri indicatori clinici per verificare lo stato della malattia e che non è da escludere un'altra tac nei prossimi giorni.
Anche oggi pomeriggio il pontefice si è collegato con gli esercizi spirituali della Curia in corso nell'Aula Paolo VI, seguendoli in video dalla camera al Gemelli. Poi ha avuto un momento di preghiera. In mattinata ha ricevuto l'eucaristia. Sempre la Sala stampa ha spiegato che la prognosi, sciolta ieri, "è stata tenuta riservata dai medici fintantoché c'era una situazione di instabilità dovuta alle infezioni respiratorie: raggiunta una soglia di stabilità si sentono di poter dire che il Papa non è in imminente pericolo a causa delle infezioni contratte nelle vie respiratorie".
L'umore del Papa è buono, riferiscono sempre fonti vaticane, anche perché sta meglio, ed è in grado di conversare con le persone che gli stanno intorno. Tuttavia al momento non ci sono indicazioni certe su quanto durerà il ricovero. Il prossimo bollettino medico è atteso per domani.
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"Papa Francesco ha seguito anche oggi pomeriggio in collegamento video gli esercizi spirituali in Aula Paolo VI, si è dedicato alla preghiera e ha ricevuto l'eucarestia. Ha proseguito terapie e ossigenazione ad alti flussi durante il giorno". Così la sala stampa della Santa Sede, in un aggiornamento diffuso in serata.
Dal Vaticano si ribadisce che non risultano lavori in corso a Casa Santa Marta, la residenza dove vive il Papa, per accogliere una sua eventuale degenza una volta che verrà dimesso dal Gemelli. "Il Papa - spiegano - quando verrà dimesso lo sarà perchè lo potrà essere, non per essere ospedalizzato. Bisognerà vedere i medici che conclusioni tireranno quando uscirà" dal Gemelli. Quanto all'assenza di immagini da quando il Pontefice è ricoverato si ribadisce nuovamente che "chiunque in ospedale ha diritto di decidere se, come e quando mostrarsi".
La situazione clinica del Papa "resta stabile, mentre i medici confermano i lievi miglioramenti, all'interno di un quadro che per loro rimane complesso". È quanto riferisce questa sera la Sala stampa vaticana.
"Io credo che le attività che svolge il Papa in questi giorni sono senza troppo impegno fisico: la polmonite è una malattia seria e in un grande anziano come il Papa sicuramente provoca qualche elemento di insufficienza, quindi può determinare anche una vigilanza attiva. Ovvero, una persona anziana con una polmonite importante può avere momenti di assenza, che il Papa potrebbe aver avuto. Dai bollettini oggi però la situazione sembra migliorata, è una persona vigile e attiva. Credo che il Santo Padre possa fare il suo lavoro, certo non può andare all'estero e non può fare sedute di lavoro molto impegnative. Sicuramente è un papato che vive con un Papa con limitazioni".
Così Francesco Vaia, già direttore Generale della Prevenzione del ministero della Salute e ora componente dell'Autorità garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità, ospite della trasmissione 'Il rosso e il nero' su RaiRadio 1. Papa Francesco potrà tornare ai suoi ritmi precedenti alla malattia che l'ha colpito? "Tutti i grandi anziani che sono in una fase in cui sono colpiti da una malattia infettiva certamente hanno le capacità ridotte rispetto a una persona normale - risponde Vaia -. Il Papa ha rischiato di morire, e questa malattia ti può portare a un percorso invalidante con una attività ridotta".
Anche se i medici hanno sciolto ieri la prognosi, si riservano ancora di valutare la complessità del quadro clinico. Lo riferiscono fonti vaticane ribadendo che la prognosi è stata sciolta perché non c'è più un pericolo imminente legato alle problematiche del Papa legate specificatamente alla polmonite. Tuttavia il quadro della salute del Papa rimane complesso.
La chiesa argentina a Roma di Santa Maria Addolorata giovedì ricorderà il 12esimo anniversario dell'elezione di Bergoglio al soglio di Pietro con una celebrazione dalle 19. ''Il 13 marzo - dice il rettore della chiesa argentina, padre Fernando - faremo una messa di ringraziamento e continueremo anche a pregare per la sua salute come stiamo facendo dal giorno del suo ricovero, ringraziando Dio per il suo pontificato''. Il rettore della chiesa argentina esprime anche un po' più di sollievo per le notizie che arrivano dai medici che ieri sera hanno sciolto la prognosi: ''Siamo contentissimi. Prima di leggere quella notizia io in cuor mio pensavo che fosse così. Non perché lo sapessi, ma avevo un palpito - si dice in spagnolo - sabato quel lieve miglioramento che continuava da giorni era un segnale buono ''. Bergoglio è diventato Pontefice il 13 marzo 2013.
Tv2000 questa sera trasmette in diretta alle ore 18 dall'Aula Paolo VI in Vaticano, la preghiera del Rosario per Papa Francesco guidata dal cardinale Kurt Koch, Prefetto del Dicastero per la Promozione dell'unità dei cristiani. Il Rosario può essere seguito anche su Play2000, la piattaforma streaming di Tv2000 e InBlu2000.
"Non risultano lavori a Casa Santa Marta" che farebbero pensare a un imminente dimissione di Papa Francesco dal Gemelli. Lo ribadiscono fonti vaticane. Saranno i medici a indicare i tempi e le eventuali attrezzature delle quali il Pontefice potrebbe avere bisogno in futuro, una volta a casa, in Vaticano.
Il Papa ha seguito questa mattina in video gli esercizi spirituali della Curia e ha proseguito con la preghiera anche nella cappellina al decimo piano del Gemelli nel quale è ricoverato. Continuano le terapie e la fisioterapia sia respiratoria che motoria. Lo riferisce la sala stampa vaticana. Fonti vaticane confermano il buonumore di Papa Francesco. "L'umore è buono anche perché sta meglio". E il Pontefice "conversa con le persone che gli stanno intorno", aggiungono.
Non ci sarà stasera alcun bollettino medico dal Gemelli per quanto riguarda la salute di Papa Francesco. Lo rende noto la sala stampa della Santa Sede Vaticano. Ci saranno comunque aggiornamenti forniti dal Vaticano.

Sarà il cardinale Kurt Koch, prefetto del Dicastero per la Promozione dell'unità dei cristiani, a presiedere il rosario per la salute di Papa Francesco che si terrà alle 18 nell'Aula Paolo VI e che sarà trasmesso sui maxischermi a Piazza San Pietro
"Non c'è niente di drammatico in quello che sta vivendo il Santo Padre", "al di là di come finirà". Lo ha detto il Predicatore della Casa Pontificia, padre Roberto Pasolini, nella catechesi di questa mattina nell'ambito degli esercizi spirituali per la Curia ai quali si sta collegando anche Papa Francesco dall'ospedale. "Se resterà ancora con noi, ne vedremo delle belle", ha detto Pasolini in riferimento alla situazione del Pontefice, altrimenti "noi non dovremmo parlarne come se fosse una tragedia", ha detto ancora il cappuccino che in questo ritiro spirituale affronta il tema 'La speranza della vita eterna'. All'inizio della catechesi, nell'Aula Paolo VI, padre Pasolini ha rivolto un pensiero direttamente a Papa Francesco al quale ieri è stata sciolta la prognosi: "Sappiamo essere in comunione di preghiera e di ascolto con noi. Ci auguriamo che questo tema della vita eterna sia medicina in più in questi giorni per lui così particolari e di prova". .
"Il fatto che il Papa sia in miglioramento è positivo, vuol dire che la terapia antibiotica è riuscita a tenere sotto controllo l'infezione polimicrobica probabilmente con virus, funghi e anche batteri. Ma restano dubbi sulla ripresa respiratoria". Lo ha detto l'infettivologo Matteo Bassetti. Leggi qui perché.
Anche il bollettino di questa mattina conferma la stabilizzazione della salute di Papa Francesco, dal 14 febbraio scorso ricoverato in ospedale per una polmonite bilaterale, tanto che per la prima volta i medici hanno sottolineato ieri che i "miglioramenti" registrati nei giorni precedenti, si sono "ulteriormente consolidati", così come confermato sia dagli esami del sangue che "dall'obiettività clinica e dalla buona risposta alla terapia farmacologica". Proprio per questo, sempre ieri sera, i medici che lo hanno in cura al policlinico Gemelli di Roma avevano deciso di sciogliere la prognosi. Un quadro più rassicurante, quello della salute del Pontefice, che però fa mantenere prudenza ai sanitari in considerazione dell'età avanzata del paziente, della complessità del quadro clinico e "dell'importante quadro infettivo presentato al ricovero". Per questo, si sottolinea dal Gemelli, sarà necessario continuare, per altri giorni, la terapia medica farmacologica in ambiente ospedaliero.
"La notte è trascorsa tranquilla, il Papa si è svegliato attorno alle 8". Lo rende noto il bollettino diffuso questa mattina dalla Sala stampa della Santa Sede.

La prognosi è stata sciolta. Papa Francesco non è in pericolo imminente di vita per quanto riguarda l'infezione polimicrobica e la polmonite bilaterale. Resta però il quadro clinico complesso e per questo i medici ritengono che il Pontefice debba continuare la terapia farmacologica in ospedale, in ambiente protetto, per "ulteriori giorni". Non viene indicato un arco temporale preciso. La polmonite non è ancora superata e c'è la fragilità dovuta all'età del Papa.
La degenza si presume continuerà ancora per alcune settimane. Parola d'ordine quindi è prudenza. Ma il bollettino medico diramato dal Vaticanoè più che positivo. Le condizioni cliniche "continuano a essere stabili" e "i miglioramenti registrati nei giorni precedenti si sono ulteriormente consolidati". Miglioramenti confermati dagli esami del sangue che non hanno mai presentato una leucocitosi (anormale aumento di globuli bianchi che individuerebbe una infezione) e confermati anche "dall'obiettività clinica e dalla buona risposta alla terapia farmacologica", la terza dal primo giorno di ricovero, tarata in base all'organismo del paziente. Ecco perchè i medici ieri hanno deciso di sciogliere la prognosi.