Roma, 5 marzo 2025 – Per Papa Francesco è inutile tentare di “esorcizzare” la morte, una realtà “con cui dobbiamo fare i conti”. Sono le parole che il pontefice affida oggi all’omelia per il rito delle Ceneri, letta dal cardinale De Donatis nella basilica di Santa Sabina a Roma. Il bollettino di questa sera parla di “condizioni stazionarie”, senza nuove crisi respiratorie. Per il Pontefice ossigenoterapia ad alti flussi. La prognosi resta riservata.

La diretta
Papa Francesco "anche oggi è rimasto stazionario senza presentare episodi di insufficienza respiratoria". Lo riferisce il bollettino medico sulle condizioni di salute di Papa Francesco, giunto al suo ventesimo giorno di ricovero al Policlinico Gemelli di Roma per una polmonite bilaterale. Come programmato, durante il giorno, il Papa "ha effettuato l'ossigenoterapia ad alti flussi e nella notte verrà ripresa la ventilazione meccanica non invasiva". Francesco, recita ancora il bollettino, ha incrementato la fisioterapia respiratoria e quella motoria attiva" e "ha trascorso la giornata in poltrona. In considerazione della complessità del quadro clinico, la prognosi rimane riservata". Questa mattina il Papa nell'appartamento privato al decimo piano, "ha partecipato al rito della benedizione delle Sacre Ceneri che gli sono state imposte dal celebrante, quindi ha ricevuto l'Eucarestia". Lo rende noto il bollettino medico di questa sera. Successivamente il Papa "si è dedicato ad alcune attività lavorative" e "sempre nel corso della mattina ha chiamato padre Gabriel Romanelli, parroco della Sacra Famiglia di Gaza". Nel pomeriggio, infine, riferisce sempre la nota diffusa, "ha alternato il riposo al lavoro".
Mercoledì delle Ceneri del tutto particolare al policlinico Agostino Gemelli. L'ospedale si è stretto tutto attorno al paziente speciale del decimo piano, con preghiere intense a lui dedicate anche nella messa delle 17, che come quella delle 13, ha visto compiersi il rito della benedizione e imposizione delle Ceneri. "A volte quando pensiamo alla Quaresima - ha detto don Tommaso Proietti il celebrante di oggi -, pensiamo a un tempo mesto, triste ma non è così, è un tempo per ricordarci che siamo fragili, che siamo abitati da questa fragilità che però è amata da Dio, addirittura assunta da Dio, Dio stesso si è fatto fragile, in questo ospedale ce ne accorgiamo, anche papa Francesco - aggiunge - in questi giorni ce ne sta parlando senza parlare, c'è una ricchezza della fragilità perché ci apre al bisogno degli altri, ma soprattutto siamo bisognosi della misericordia di Dio, del suo perdono e del suo amore, è una cenere amata, siamo una cenera amata che poi può anche risorgere e rivivere in qualche modo". Alla messa ha preso parte anche il medico curante di papa Francesco, il dottor Luigi Carbone.
Nell'omelia preparata per le Ceneri, Papa Francesco ha ricordato che siamo "fatti di cenere e di terra, tocchiamo con mano la fragilità nell'esperienza della malattia, nella povertà, nella sofferenza che a volte piomba improvvisa su di noi e sulle nostre famiglie". A leggere il teso, nella Basilica di Santa Sabina, il cardinale Angelo De Donatis, che ha sostituito il Pontefice nel rito che apre la Quaresima. In un passaggio il pontefice fa un esplicito riferimento alla morte: senza "speranza siamo destinati a subire passivamente la fragilità della nostra condizione umana e, specialmente dinanzi all'esperienza della morte, sprofondiamo nella tristezza e nella desolazione, finendo per ragionare come gli stolti". E ancora: questa condizione di fragilità "ci richiama il dramma della morte, che nelle nostre società dell'apparenza proviamo a esorcizzare in molti modi e a emarginare perfino dai nostri linguaggi, ma che si impone come una realtà con la quale dobbiamo fare i conti, segno della precarietà e fugacità della nostra vita. Così, nonostante le maschere che indossiamo e gli artifizi spesso creati ad arte per distrarci, le ceneri ci ricordano chi siamo".

Il cardinale Angelo De Donatis, penitenziere maggiore, presiede la liturgia stazionale del Mercoledì delle Ceneri nella chiesa di Sant'Anselmo all'Aventino cui farà seguito la processione penitenziale verso la Basilica di Santa Sabina al posto del Papa che lo ha delegato. È la seconda volta che il pontefice salta i riti, era già successo nel 2022 per il forte dolore al ginocchio.
Il Papa non sarà presente al Giubileo del Volontariato l'8 e il 9 marzo. Lo conferma il Vaticano. Al suo posto la messa di domenica 9 a Piazza San Pietro sarà presieduta dal cardinale Michael Czerny, Prefetto del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale. Per questo 'grande evento' del Giubileo sono attesi circa 25.000 pellegrini, provenienti da oltre 100 Paesi del mondo.
Papa Francesco per due notti ha tenuto la maschera per l'ossigeno. La ventilazione meccanica non invasiva durante tutta la notte lo aiuta a dormire meglio. Lo affermano fonti vaticane che confermano che il Papa "non è sedato". La ventilazione meccanica non invasiva, la maschera che gli copre naso e bocca è stata tolta al mattino e il Pontefice ora ha l'ossigenazione ad alti flussi attraverso i naselli.
"Il Papa è sotto ventilazione di ossigeno ad alti flussi e la polmonite segue la normale evoluzione". A dirlo sono fonti vicine al Vaticano
-
Papa Francesco sta proseguendo "la fisioterapia respiratoria" e stamani ha ripreso "la ventilazione di ossigeno ad alti flussi". Quindi non ventilazione con la maschera. Lo rendono noti fonti vaticane.
Papa Francesco è da 20 giorni ricoverato al decimo piano del Policlinico Gemelli di Roma e da allora non sono state divulgate immagini del Santo Padre. Non ha mai salutato dalla finestra per l'Angelus della domenica. Ecco che sui social da giorni dilagano le fake news sulle sue condizioni, anche rispetto alla sua morte, e proprio l'assenza di immagini è uno dei temi che rafforza le tesi di chi, magari solo per pubblicità o per speculare, alimenta le bufale.
La preghiera del rosario di questa sera per la salute di Papa Francesco sarà presieduta dal cardinal Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi. Il rosario dalle 21 in Piazza San Pietro.
"Mi piace tanto la poesia... La poesia è piena di metafore. Comprendere le metafore aiuta a rendere il pensiero agile, intuitivo, flessibile, acuto. Chi ha immaginazione non si irrigidisce, ha il senso dell'umorismo, gode sempre della dolcezza della misericordia e della libertà interiore". Così Papa Francesco nel libro "Viva la poesia!", pubblicato da Edizioni Ares, che raccoglie per la prima volta tutti gli scritti di Jorge Mario Bergoglio su poesia e letteratura firmati durante il suo pontificato.
"Il Papa ha riposato bene nella notte, si è svegliato poco dopo le 8:00". E' quanto si legge in una nota diffusa dalla Sala stampa vaticana, sul ricovero di Papa Francesco all'Ospedale A.Gemelli di Roma, giunto al suo ventesimo giorno.
"Nella giornata odierna (ieri) le condizioni cliniche del Santo Padre si sono mantenute stabili. Non ha presentato episodi di insufficienza respiratoria, né broncospasmo. È rimasto apiretico, sempre vigile, collaborante alle terapie e orientato. Questa mattina è passato alla ossigenoterapia ad alti flussi ed ha eseguito la fisioterapia respiratoria. Questa notte, come programmato, verrà ripresa la ventilazione meccanica non invasiva fino a domani mattina. La prognosi rimane riservata. Durante la giornata ha alternato preghiera e riposo e questa mattina ha ricevuto l'Eucarestia«. Così nel consueto bollettino serale diramata dalla Sala Stampa Vaticana sulle condizioni di salute di Papa Francesco.