Roma, 22 marzo 2025 – “Domani (domenica 23 aprile ndr) Papa Francesco sarà dimesso”. E’ questo l’annuncio più importante fatto durante il breafing sulle condizioni mediche di papa Francesco. Lo hanno detto i medici, che hanno in cura il Pontefice al Policlinico Gemelli da 37 giorni.
I medici hanno anche detto sempre domenica il Papa si potrà affacciare dalla finestra della stanza dell’ospedale in cui è ricoverato per impartire la benedizione.

Fra le cose più importanti dette dai medici ci sono che il Pontefice “non ha avuto il Covid” e che “nel corso del ricovero ha avuto 2 gravi crisi in cui è stato in pericolo di vita”. Inoltre Papa Francesco “non è mai stato intubato” nel corso del ricovero al Gemelli e “la polmonite è guarita” mentre “non è affetto da diabete”.
Al Pontefice serviranno “due mesi di riposo e convalescenza” che si potranno svolgere a Santa Marta con i medici che sconsigliano “udienze e incontri con grandi gruppi e gli sforzi”.
La diretta
"Sono contentissimo". Così Papa Francesco quando i medici gli hanno dato la notizia che tutti da tempo auspicavano. Papa Francesco, dopo 38 giorni di ricovero per la polmonite bilaterale e l'infezione respiratoria polimicrobica, oggi sarà dimesso dal Policlinico Gemelli e potrà tornare a Santa Marta, dove però dovrà osservare un periodo di riposo e convalescenza di almeno due mesi.
"Il Santo Padre ritorna a casa. Rendiamo grazie a Dio e alla Vergine Maria per la bellissima notizia ricevuta dal Gemelli". Sono state salutate da un forte applauso dei fedeli le parole pronunciate da mons. Giordano Piccinotti, presidente dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede apostolica (Apsa), introducendo in Piazza San Pietro la recita del Rosario per la salute del Papa. "A Maria, che invochiamo con il titolo di Salute degli Infermi e Regina della Pace, affidiamo con fiducia le nostre intenzioni. In particolare, continuiamo a pregare per Papa Francesco, perché il Signore lo custodisca con tenerezza e lo sostenga nella guida della Chiesa", ha aggiunto.
"Da cattolico sono molto contento che il Papa venga dimesso domani. Si devono fare i complimenti ai medici che lo hanno avuto in cura perché la situazione era molto molto complicata con una infezione polimicrobica in un soggetto fragile. Evidentemente si è beneficiato dei progressi della scienza e della medicina e quindi in bocca al lupo. Poi si vedrà quale sarà la sua capacità di indipendenza dall'ossigeno e la capacità di tornare ad una attività quotidiana che sarà da valutare giorno per giorno. Ora importante uscire dall'ospedale e tornare in Vaticano, lo sperava tutto il mondo. Avviene anche in un momento storico importante per la comunità Cattolica come la Quaresima". Lo afferma all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova, commentando la conferenza stampa dei medici che hanno curato il
Papa al Policlinico Gemelli di Roma.
Il Papa domani si affaccerà dal Gemelli per un breve saluto e benedizione, poi appena possibile sarà dimesso prenderà la strada di Casa santa Marta. "È anche un modo per accomiatarsi dall'ospedale che l'ha accolto per più di un mese", spiegano dalla Sala Stampa vaticana nel corso del briefing con i giornalisti al Policlinico Gemelli.
"Le dimissioni le decidono i medici. È chiaro che il Papa voleva andare a casa già qualche giorno fa, quando si è reso conto di migliorare, di respirare meglio. Ma devo dire che è stato un paziente esemplare, ha ascoltato i nostri suggerimenti, abbiamo quindi condiviso di dimetterlo". Lo ha detto il professor Sergio Alfieri, durante un briefing con la stampa, al 37esimo giorno di ricovero di Papa Francesco al Gemelli per una polmonite bilaterale.
"Il Papa è contentissimo. Era già da due-tre giorni che chiedeva quando sarebbe uscito". Lo ha detto il dottor Luigi Carbone, medico referente del Papa in Vaticano durante il briefing con la stampa al Gemelli.
Per la presenza o meno del Papa ai riti della prossima Pasqua o per altri eventi futuri come la canonizzazione di Carlo Acutis il 27 aprile "si valuteranno i miglioramenti", ha risposto ai giornalisti il direttore della Sala stampa vaticana Matteo Bruni. Alla domanda su che cosa accadrà in relazione al previsto viaggio in Turchia di fine maggio per l'anniversario del Concilio di Nicea, Bruni ha sottolineato che questo viaggio "non è stato mai annunciato dalla Santa Sede", e che comunque ogni decisione si adotterà in relazione a quelle che sono le condizione del Pontefice.
"Le infezioni più gravi si sono risolte. Alcuni virus si sono ridotti. Alcuni miceti si sono ridotti ma per eliminarli ci vorrà ancora molto tempo". Lo hanno detto i medici che hanno in cura il Papa rispondendo ai giornalisti al Gemelli. "Se ci chiedete se la polmonite bilaterale c'è ancora, no. Per dire se sia completamente guarito da tutte le specie microbiche ci vorrà ancora del tempo», hanno affermato il prof. Sergio Alfieri e il dott. Luigi Carbone. "Per la convalescenza a Santa Marta il Papa avrà bisogno di non molte cose, se non dell'ossigeno. Per eventuali esigenze, inoltre, in Vaticano esiste un servizio di emergenza attivo sulle 24 ore".
I medici durante la conferenza hanno precisato che domani Papa Francesco si affaccerà dal Gemelli per salutare e benedire i fedeli e poi sarà dimesso e si recherà a Santa Marta. Orari e modi non sono stati comunicati.
"Il Papa sarà dimesso domani, in condizioni stabili ormai da due settimane. Il periodo di riposo a Casa Santa Marta continuerà e il Pontefice sarà in convalescenza per almeno due mesi". Lo ha spiegato il prof. Sergio Alfieri, responsabile dell'equipe medica che ha in cura il Pontefice al Policlinico Gemelli.
Il recupero della parola "speriamo in tempi brevi". Cosi' il referente medico di Santa Marta, Luigi Carbone durante il briefing medico al Gemelli. Carbone ha precisato che non ci sono "paure" ma per il
Papa, paziente di 88 anni, ci potrebbero essere delle "riacutizzazioni".
Alla domanda su quale virus abbia avuto il papa i medici hanno risposto: "Non ha avuto il Covid". Le dimissioni "sono state decise dai medici, il Papa sarebbe tornato a Santa Marta già qualche giorno fa", ma "è sempre stato un paziente esemplare". Lo ha detto il professor Sergio Alfieri nel corso di un briefing all'esterno del Policlinico Gemelli dove il Santo Padre è ricoverato dal 14 febbraio scorso. "Il Papa non ha avuto il Covid", ha sottolineato Alfieri.
I medici durante il beafing hanno sottolineato come nel corso del ricovero abbia avuto due gravi crisi respiratorie e che il Pontefice è stato in pericolo di vita. "La dimissione la decidono i medici. Il Santo Padre sarebbe voluto andare a casa qualche giorno fa, quando stava meglio, ma è stato un paziente esemplare, ha saputo ascoltare i suggerimenti miei, del dottor Carbone e di tutti i medici". Lo ha detto Sergio Alfieri, direttore dell'equipe medica del Policlinico Gemelli che ha seguito il Pontefice nel ricovero che durava dal 14 febbraio scorso.
"La buona notizia è che domani il Papa sarà in dimissione, torna a Santa Marta". Lo ha annunciato Sergio Alfieri, direttore dell'equipe medica del Policlinico Gemelli che ha seguito il Pontefice nel ricovero che durava dal 14 febbraio scorso. "Sarà dimesso in condizioni cliniche che sono stabili da almeno due settimane - ha aggiunto -. C'è la prescrizione di continuare le terapie farmacologiche, ed è molto importante la raccomandazione di un periodo di riposo in convalescenza per almeno due mesi".
Il professor Alfieri: "Domani il Papa sarà dimesso". Quando un paziente con la condizione complessiva del Papa incorre in un'infezione così grave, e si arriva a una dimissione, che non avviene sempre in questi casi, gli ulteriori progressi sono a casa propria. L'ospedale paradossalmente è il posto dove si prendono più infezioni". Lo ha detto Sergio Alfieri, direttore dell'equipe medica del Policlinico Gemelli che ha seguito il Pontefice nel ricovero che durava dal 14 febbraio scorso.
C'è attesa per il breafing medico, il secondo da quando Papa Francesco è ricoverato, che si svolge oggi alle 18 al Policlinico Gemelli. Ci si attende soprattutto di capire se il Pontefice, giunto al 34esimo giorno di degenza, domani si potrà affacciare, come da lui espressamente richiesto, dalla finestra della stanza al decimo piano dell'ospedale per benedire i fedeli. Molto dipenderà dalle condizioni meteorologiche di domattina.