Lunedì 17 Marzo 2025
REDAZIONE CRONACA

Papa Francesco, lievi miglioramenti. Vaticano: “A tratti respira senza ossigeno”. Parolin: “Non si dimette”

Situazione stazionaria, ma “dimissioni non imminenti”. Santo Padre continua la fisioterapia respiratoria e motoria. Il gonfiore alla mano destra, “conseguenza della minore mobilità”, sta diminuendo

La prima foto del Papa dopo il ricovero e i fiori dei fedeli davanti all'ospedale

La prima foto del Papa dopo il ricovero e i fiori dei fedeli davanti all'ospedale

Roma, 17 marzo 2025 – "Lievi miglioramenti grazie alla fisioterapia sia respiratoria che motoria”. È l’ultimo aggiornamento sulle condizioni cliniche di Papa Francesco, che nel complesso rimare stazionario. A riferirlo è la sala stampa vaticana, che però aggiunge: “Dimissioni non imminenti”. 

Il Papa per alcuni brevi momenti – come gli spostamenti dalla camera alla cappella della preghiera o nel reparto dove viene effettuata la fisioterapia – può respirare senza ossigeno. Questo dato spiegherebbe il fatto che nella foto diramata ieri – la prima in oltre un mese di ricovero – Papa Francesco era ritratto di spalle davanti all’altare della cappella dell’ospedale, ma senza il nasello dell’ossigenoterapia.

Tuttavia, i medici del Policlinico Gemelli continuano a utilizzare l’ossigenazione, anche a non alti flussi, durante il giorno, alternata di notte dall’uso della maschera.

Il gonfiore alla mano

Il gonfiore della mano destra di Papa Francesco, che in molti hanno notato nella foto, “è diretta conseguenza della minore mobilità” del Pontefice in questo mese di ospedalizzazione al Policlinico Gemelli di Roma. Lo sottolinea la Sala stampa della Santa Sede, che ha precisato che questa situazione "è già diminuita nel corso della giornata di oggi".

Parolin: “Non si dimette”

Papa Francesco alterna dunque le cure al lavoro per continuare a governare la Chiesa e una ipotetica rinuncia al suo ruolo non è da mettere in conto. "Assolutamente no", risponde infatti il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin alla domanda se il Papa pensi alle dimissioni. "Io credo che noi dobbiamo attenerci ai bollettini medici - ha aggiunto Parolin -, perché sono quelli che ci dicono esattamente le condizioni del Papa. Io l'ho incontrato una settimana fa, poi non ho più avuto occasione; l'ho trovato meglio rispetto alla prima volta, ma questa è soltanto una valutazione esterna". "Non si possono avere dei colloqui approfonditi, noi gli presentiamo le varie situazioni", ha detto anche il Segretario di Stato a proposito del governo della Chiesa.