Palermo, 14 settembre 2015 - Palermo si è fermata questa mattina all'alba. Nel quartiere della 'Zisa' si è svolta una maxi-operazione antidroga che ha coinvolto 200 carabinieri. Sgominata la cosiddetta 'banda del paniere' un'associazione finalizzata al traffico e produzione di stupefacenti. Dalle prime ore del mattino, i militari hanno eseguito 23 misure cautelari nei confronti di altrettanti indagati. Una particolarità: arrestati gli uomini, sarebbero state le mogli a prendere le redini dello spaccio. E il nome della banda deriva proprio dal fatto che le signore consegnavano ai corrieri la droga calandola dai balconi nascosta nei panieri della spesa. Un'attività che rende 2 mila euro al giorno anche grazie al sistema della 'fidelizzazione' un pò come avviene nei supermercati "più compri meno paghi".
IL BLITZ - Le misure sono state emesse dal gip del Tribunale di Palermo, Daniela Cardamone, su richiesta del procuratore Aggiunto Teresa Principato e del sostituto procuratore Siro De Flammineis. Le indagini sono la naturale prosecuzione dell'operazione "Horus", culminata nel gennaio 2014 con l'arresto di 33 persone. L'indagine ha documentato come il gruppo criminale, attivo nel quartiere della "Zisa", fosse stato capace di sopravvivere e rinnovarsi nonostante il duri colpi inferti dalle Forze di Polizia.
LA TECNICA - Nelle immagini registrate dalle telecamere dei carabinieri, sono state osservate centinaia di cessioni di droga, non solo in strada ma anche da casa, lanciando lo stupefacente da una finestra dell'abitazione o calando un paniere dal balcone. Lo spaccio avveniva tra i bambini che giocano utilizzando una fitta rete di sentinelle che a bordo di scooter controllavano il territorio. I pusher non avevano mai grossi quantitativi di droga per evitare l'arresto. Nascondevano le dosi utilizzando gli spazi condominiali dove si trovano i contatori Enel o i motorini dell'acqua.