Sabato 21 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Riccardo, le prime parole dal carcere Beccaria: “Non pensavo di arrivare a uccidere. Purtroppo è successo”

Strage di Paderno Dugnano, il 17enne reo-confesso dell’omicidio di padre, madre e fratellino ha incontrato il suo avvocato. “Voglio vedere il nonno”

Milano, 3 settembre 2024 – "Vivevo questo disagio, un'angoscia esistenziale, ma non pensavo di arrivare a uccidere, non mi so spiegare cosa mi sia scattato quella sera, purtroppo è successo".

Strage di Paderno Dugnano: il 17enne è rinchiuso nel carcere minorile Beccaria
Strage di Paderno Dugnano: il 17enne è rinchiuso nel carcere minorile Beccaria

Sono le parole di Riccardo, il 17enne, che nella notte tra sabato e domenica, ha ucciso padre, madre e fratello di 12 anni a Paderno Dugnano, nel Milanese, ripete a chi lo sta incontrando in queste ore nel centro di prima accoglienza del carcere minorile Beccaria, dove attende l’interrogatorio di convalida dell’arresto che potrebbe essere domani.

L’incontro

Stamani ha ricevuto la visita del suo legale di fiducia, l'avvocato Amedeo Rizza. "È provato, sta prendendo consapevolezza di ciò che ha fatto, anche se non riesce a darsi una spiegazione", ha detto l'avvocato cui il 17enne ha espresso il desiderio di “vedere il nonno”. 

"Abbiamo fatto un primo colloquio dove ha ripercorso quello che ha detto a carabinieri e pm - spiega ancora il legale-. Il perché rimane un punto di domanda, parla di un suo disagio generico". Inoltre, nel tentativo di spiegare e spiegarsi l’accaduto, il 17enne avrebbe ancora ribadito nelle scorse ore l’illusione di “poter vivere più libero”, una volta uccisi i genitori. 

L’attesa

In attesa dell'interrogatorio davanti al gip, il minore ha già incontrato alcuni psicologi della struttura che accoglie i minori ed è poi stato ascoltato dagli inquirenti una seconda volta. "Si è reso conto di quello che ha fatto, è consapevole, ma non è corretto dire che era lucido in quel momento. Davanti al gip cercheremo di spiegare meglio quello che è successo e che non si può sostenere la premeditazione" conclude il difensore.

Le parole del ministro

Sulla strage di Paderno Dugnano è intervenuto anche il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara: “Ci sono diverse analisi. C’è un disagio dei nostri giovani, peraltro voglio sottolineare che sui media si rappresentano i giovani italiani come se fossero tutti demotivati, problematici e quant’altro. Io giro le scuole e non è così: vedo tanti giovani meravigliosi con tanto entusiasmo. C’è anche un disagio oggettivo che va affrontato a 360 gradi e che probabilmente è connesso ad alcuni elementi: il primo elemento è il condizionamento dei social e poi le conseguenze dell’isolamento da Covid. Certamente è una società complessa quella che abbiamo di fronte e che quindi dalla scuola chiede risposte sempre più efficaci".