Bologna, 28 dicembre 2023 – La presidente del consiglio Giorgia Meloni ha nuovamente rimandato la conferenza di fine anno per un sindrome otolitica, un’infiammazione dei minuscoli agglomerati di carbonato di calcio e ossalato – detti appunto, otoliti – che hanno sede nel timpano. Quando la testa si muove, gli otoliti causano una deflessione delle ciglia delle cellule sensoriali, inviando quindi un messaggio al cervello e informandolo sulle variazioni del corpo nello spazio. È sempre grazie a loro che possiamo mantenere l’equilibrio.
I sintomi
Gli otoliti possono, alle volte, dare problemi: in quel caso si parla di Vertigine Posizionale Benigna o Vertigine Posizionale Parossistica Benigna. Si tratta di un disturbo improvviso – causato da infezioni, traumi o come conseguenza di operazioni chirurgiche – che comporta un distacco degli otoliti dalla loro posizione e un’erronea stimolazione delle cellule ciliate. Il cervello percepisce quindi un movimento anche quando non c’è, dando via a vertigini di breve durata, ma molto intense, e a episodi di nausea.
Diagnosi e cura
La diagnosi avviene tramite la descrizione dei sintomi a un medico competente – solitamente un otorino – che può approfondire il problema con la manovra di Dix-Hallpike, in cui si esamina il movimento involontario e insolito degli occhi, che accompagna la Vertigine Posizionale Benigna. Il problema è quindi risolvibile con una serie di movimenti volti a riposizionare gli otoliti e che, nei casi più gravi, devono essere ripetuti varie volte.