Roma, 8 novembre 2017 - Il suo nome era comparso sulle cronache in questi giorni per l'endorsement a Casapound in occasioni delle elezioni amministrative a Ostia. Ieri Roberto Spada è stato protagonista di un increscioso episodio ai danni della troupe di Nemo Nessuno Escluso, la trasmissione condotta da Lucci su Rai 2. Spada, fratello di Carmine detto 'Romoletto' (quest'ultimo condannato a 10 anni di carcere per estorsione con l'aggravante del metodo mafioso) ha aggredito "violentemente il giornalista Daniele Piervincenzi e il film maker Edoardo Anselmi", scrive la Rai in un comunicato. A far infuriare Spada - membro di una famiglia coinvolta in diverse inchieste - sarebbero state le domande dell'inviato proprio in merito al suo sostegno al candidato di Casapound Luca Marsella, con cui compare anche in una foto amichevole.
Piervincenzi è stato colpito con una testata e poi pestato. E' stato operato d'urgenza per una frattura al setto nasale con una prognosi di 30 giorni. ll servizio che mostra l'aggressione andrà in onda domani su Rai2 alle 21.20. Sul caso ha aperto un'indagine la Procura di Roma, il fascicolo che è stato affidato ai magistrati della Direzione distrettuale antimafia.
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++OSTIA, AGGRESSIONE AGLI INVIATI DI #NemoRai2++ L'inviato Daniele Piervincenzi e il filmmaker Edoardo Anselmi sono stati violentemente aggrediti a Ostia da Roberto Spada, membro della famiglia Spada, nota alle cronache per diverse inchieste giudiziarie, e da un'altra persona. pic.twitter.com/DJem0lkA3h
— NemoRai2 (@NemoRai2) November 8, 2017
LA TESTATA POI I PUGNI - "Per realizzare un servizio sul voto nel municipio di Ostia, Piervincenzi è andato davanti alla palestra gestita da Roberto Spada per chiedergli un commento sul suo sostegno a Casapound - spiega la Rai in una nota -, adesione dichiarata sul suo profilo Facebook qualche giorno prima delle elezioni. Dopo aver risposto a diverse domande, improvvisamente Spada ha dato una violentissima testata a Piervincenzi e l'ha rincorso, picchiandolo con un bastone. Poi, insieme a un'altra persona, si è diretto verso il film maker, sferrando calci e pugni".
SPADA: PAZIENZA HA LIMITE - "Perdonatemi.....io comprendo e rispetto il lavoro di tutti... - è la replica dello stesso Spada sul suo profilo Facebook - dopo un'ora e mezza di continuo non voglio rilasciare nessuna intervista'....entrava a forza in una associazione per soli soci... disturbando una sessione e spaventando mio figlio.... voi che avreste fatto??? Negli ultimi 10 giorni sono venuti almeno 30 giornalisti a scoglionare....la pazienza ha un limite". Il post è stato rimosso dopo qualche ora.
IL RACCONTO DI PIERVINCENZI - Piervincenzi risponde dal letto di ospedale: "Sto male" ma "siamo ancora in piedi, dai - dice intervistato alla Vita in Diretta -. È stata una cosa inaspettata. Mi ha sorriso poi mi ha colpito violentemente con una testa sul naso". Poi aggiunge: "Non credo di aver spaventato nessuno, sono io quello spaventato. Se chiede perdono io sono pronto a perdonarlo, ma dovrebbe chiedere perdono a Ostia, dove l'alto tasso di criminalità e i clan hanno rovinato il tessuto sociale di un luogo bellissimo". E ancora: "Sono stato picchiato solo perché ho fatto delle domande".
CASAPOUND: SPADA NON E' UNO DI NOI - Casapound intanto si sfila dall'episodio. "Ci vuole poco a fare chiarezza. Roberto Spada non è un esponente di CasaPound. Con lui non condividiamo nulla, se non una sua presenza ad una festa per bambini in piazza 18 mesi fa. Non rispondiamo certo delle sue azioni e la violenza è sempre deprecabile", precisa il vicepresidente Simone Di Stefano.
LE REAZIONI - Dura presa di posizione da parte del presidente del Senato, Pietro Grasso. "A Daniele ed Edoardo vittime di un'ignobile violenza un abbraccio e gli auguri di pronta guarigione - dichiara Grasso in una nota -. Un giornalismo forte e autorevole è un presidio democratico fondamentale per tutti noi". Sulla stessa linea la presidente della Camera, Maria Laura Boldrini. "Di fronte a questi gravissimi gesti di intimidazione e violenza - scrive su Twitter - è imperativo riaffermare legalità e regole di convivenza civile". Solidarietà trasversale dalle forze politiche. Dal Pd, con Renzi, a Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia, passando per Mdp e Movimento 5 Stelle.
Vicina a @DPiervi ed @EdAnselmi di @NemoRai2 per l’aggressione subita ad #Ostia mentre svolgevano il proprio lavoro. Di fronte a questi gravissimi gesti di intimidazione e violenza è imperativo riaffermare legalità e regole di convivenza civile
— laura boldrini (@lauraboldrini) November 8, 2017
GENTILONI - Il premier Gentiloni ha telefonato a Piervincenzi e ha espresso a lui e Anselmi "la propria solidarietà per la brutale aggressione". Gentiloni ha anche telefonato al dg Rai, Mario Orfeo.
RAGGI: VIOLENZA DI CLAN INACCETTABILE - Il caso diviene immediatamente politico. Pronto l'intervento del Presidente Pd Matteo Orfini. "Se vai a Ostia e chiedi dei rapporti tra gli Spada e CasaPound vieni aggredito - scrive Orfini in un Tweet - Perché a Ostia la mafia c'è, c'è chi la combatte ma purtroppo anche chi la protegge. Solidarietà a Daniele Piervincenzi". Cinguetta anche la sindaca di Roma Virginia Raggi: "Violenza clan Spada inaccettabile". E promette: "Fermeremo criminalità e estremismi a Roma".
MA SUI SOCIAL TIFO PER SPADA - I social network, e in particolare Facebook e Twitter, ovviamente si scatenano nei post di commento alle notizie e al video diffusi sul web dell'aggressione. Molti post sono crudi e scritti con un linguaggio che lo stesso Facebook ha censurato. Diversi quelli che hanno espresso piena solidarietà agli inviati della trasmissione tv. Ma è in particolare sulla pagina Fb di Roberto Spada dove si possono leggere le prese di posizioni di sostegno più nette a suo favore. Il clou dei commenti pro-aggressione ci sono stati quando Spada ha postato lo scritto in sua difesa, circa 30 minuti dopo la diffusione del comunicato di denuncia di quanto accaduto da parte della Rai. Ecco qualche esempio di post: "A Robè, quando ce vo ce vo, a facessero finita", scrive su Facebook Lele Giorgio. "Hai fatto bene, so 'na banda e 'nfami", continua Francesco Giannone. "Hai fatto bene Roberto, non ti devi scusare con questi giornalisti di m....", rincara la dose Armando Polletti. "Anche questo è lavoro per giornalisti, ora lo racconteranno tutto a modo loro", osserva Alessandro De Silvio.