Lunedì 23 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

L’orsa che aveva aggredito il runner francese non verrà abbattuta. Il Tar blocca l’ordinanza

Per il tribunale, non è certo che l’aggressione si possa ricondurre a KJ1. La sospensione dà ragione all’istanza presentata dagli animalisti, ma è una misura temporanea

Roma, 19 luglio 2024 – Il Tar di Trento ha sospeso l’ordinanza di abbattimento dell’orsa KJ1, che era stata ritenuta responsabile dell’aggressione al turista francese nel Comune di Dro, in Trentino. Secondo il Tar, manca “un accertamento definitivo dell'effettiva riconducibilità dell'aggressione all'orsa nominata KJ1”. Si tratta di una misura temporanea, in attesa di verificare che sia stata effettivamente KJ1 ad assalire il runner francese. 

L’ordinanza era stata emessa dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. A stretto giro, sono arrivate le dichiarazioni fortemente contrarie delle associazioni animaliste, come Lav e Leal. È stata proprio la Leal a presentare al Tribunale regionale un’istanza ante causam per evitare l’abbattimento.

Turista straniero attaccato da un orso in Trentino
Turista straniero attaccato da un orso in Trentino

Gian Marco Prampolini, presidente Leal, ha affermato: “La soddisfazione di aver bloccato un'esecuzione fuori da ogni logica rafforza la posizione di Leal che rimane coerente con quanto già affermato in passato: la gestione degli orsi trentini va trasferita al Ministero dell'Ambiente in quanto la provincia di Trento ha dimostrato la gestione fallimentare e antiscientifica del patrimonio faunistico locale”.

La soluzione, per Massimo Vitturi, responsabile animali selvatici Lav, sarebbe interdire “l’area in cui si trovano le mamme orse con i loro cuccioli, esattamente come viene fatto in altri parchi in Italia e all’estero”. 

Si dichiara fortemente contraria a questa possibilità Vanessa Masè, consigliera provinciale: “Ancora una volta le cittadine e i cittadini trentini sono vittime di un sistema che premia i grandi carnivori e tutti quegli animalisti da salotto che non sanno cosa voglia dire non aver più la libertà di muoversi sul proprio territorio”.