Caldes (Trento), 7 aprile 2023 – Andrea Papi ha lottato per vivere. Mentre si attende ancora l’esito dell’autopsia che dovrà togliere anche l’ultimo dubbio su come è morto il runner 26enne, il bosco di Caldes (Trento) racconta gli ultimi istanti drammatici di un ragazzo che, ripete straziata la famiglia, amava la vita.
Segni di lotta nel bosco della morte
Ci sono segni di lotta e c’è un bastone attorno al quale si concentrano le attenzioni degli investigatori che potrebbe confermare l’estremo, inutile tentativo di difesa del giovane sportivo. Il corpo martoriato da segni che appaiono inequivocabili.
Il post straziante della fidanzata Alessia
Cosa succede oggi
Per oggi è atteso l’esito dell’autopsia. Se sarà confermato l’attacco di un orso, si dovranno attendere i risultati del DNA per arrivare a identificare l’esemplare che ha aggredito il ragazzo. Per il test genetico ci vuole più tempo: si parla di martedì-mercoledì.
Che cosa prepara il presidente Fugatti
Dopo il comitato per l’ordine pubblico che si è svolto ieri, il presidente della Provincia Maurizio Fugatti è pronto a firmare un’ordinanza contingibile e urgente per motivi di ordine pubblico. Il testo – trapela – potrebbe stabilire la cattura e l’abbattimento dell’orso. Ma potrebbe anche prevedere altri provvedimenti legati all’area dove è avvenuta la tragedia. Considerate le giornate particolari del weekend pasquale, si potrebbe decidere di attivare un controllo speciale di alcune zone.
“Come in un film dell’orrore”
Sconvolta la comunità di Caldes, un borgo che supera di poco i 350 abitanti. “Non era mai successo, ci pare di vivere in un film dell’orrore”, il commento di chi risponde al telefono.
La Forestale presidia i boschi della tragedia
Questa mattina incontro da remoto tra il dirigente della Protezione Civile Raffaele De Col e gli operatori che il 5 settembre sono stati impegnati nelle ricerche del giovane sportivo. La montagna teatro della tragedia, ha fatto sapere De Col, è presidiata da agenti della Forestale.