Trento, 8 aprile 2023 – Sarà abbattuto l’orso – ancora ignoto – che ha ucciso il runner Andrea Papi in Trentino, a Caldes. Ora è scritto nero su bianco nell’ordinanza firmata da Maurizio Fugatti, presidente della Provincia autonoma di Trento.
“Ordinanza contingibile e urgente”
L’ordinanza di Fugatti, “tenuto conto della situazione di gravissimo pericolo per l’incolumità e la sicurezza pubblica, riguardante potenzialmente più comuni”, ordina al Corpo forestale trentino “di proseguire il monitoraggio intensivo dell’area ove si è verificato l’incidente, al fine di assicurare la massima tutela dell’incolumità e della sicurezza pubblica”. Quindi di procedere, nel più breve tempo possibile, all’identificazione genetica dell’esemplare che si è reso protagonista dell’aggressione “e di procedere all’abbattimento”.
Quanti orsi saranno abbattuti?
Ma quanti orsi saranno abbattuti? Non è chiaro. Mentre nella conferenza stampa di ieri, tenuta in diretta Facebook accanto ai sindaci del territorio, Fugatti aveva citato tre esemplari ‘problematici’, chiarendo che solo il test genetico – atteso per la prossima settimana – avrebbe potuto chiarire se il responsabile dell’aggressione sia tra questi o possa essere un quarto esemplare – nell’ordinanza si fa riferimento esplicito solo all’abbattimento di un animale.
Un riferimento alla legge del Tirolo?
C’è però un passaggio del testo che lascia aperte molte possibilità. Scrive Fugatti: “Qualora vi fosse pericolo per l’incolumità degli operatori, è autorizzato l’abbattimento della fauna selvatica che l’abbia eventualmente causato”. Fauna selvatica vuol dire orsi ma anche lupi, linci o siacalli dorati. Proprio come prevede la legge entrata in vigore il 1° aprile in Tirolo.