Trento, 5 ottobre 2024 - I genitori di Andrea Papi avevano annunciato opposizione alla richiesta di archiviazione della denuncia per omicidio colposo presentata contro presidente di Provincia e sindaco di Caldes (Trento). E nei giorni scorsi, è trapelato, i loro legali hanno depositato l’atto.
Hanno perso un figlio di 26 anni, ucciso dall’orsa JJ4 nei boschi di casa, quelli che frequentava da sempre."Perché abbiamo fatto opposizione”
Abbiamo sentito al telefono Carlo Papi, il padre di Andrea. Tutti abbiamo in mente la foto del ragazzo che non è mai tornato a casa, occhiali da sole e mani in tasca, in un giorno di sole nei boschi che amava.
“Sull’opposizione non posso aggiungere altro”, premette il padre del 26enne. Ha appena assistito alla proiezione del docu-film sul suo ragazzo, s’intitola “Pericolosamente vicini”, il regista è Andreas Pichler, racconta il rapporto (anche conflittuale) tra gli orsi e i trentini.
La paura degli orsi
Ma oggi in Trentino c’è paura degli orsi? “Non mi sentirei mai di dire a qualcuno di fare una passeggiata da solo nei boschi - risponde Carlo Papi -. Io stesso avrei problemi ad andare di sera al parco giochi”. Poi torna all’origine di questa storia complessa, insiste: “Quando è partito il progetto sugli orsi, ormai 25 anni fa, la gente purtroppo non era informata davvero di quel che stava accadendo. Hanno fatto poco più di 1.200 telefonate in 5 centri, stop”.
Il dolore per la morte del figlio
La voce di Carlo Papi è come perennemente affannata, ogni parola che pronuncia trasmette il dolore per la morte del figlio, una vita cambiata per sempre. Il docu-film inizia proprio da Andrea Papi, si sente pronunciare il suo nome durante le ricerche di quello che era ancora uno scomparso. Prima di scoprire la tragica verità. “Noi vogliamo arrivare alla giustizia - ripete Carlo Papi -. Voglio svegliarmi una mattina e vedere che finalmente qualcuno ci mette la faccia, in questa tragedia”.