Lunedì 23 Dicembre 2024
MARCO PRINCIPINI
Cronaca

L’orsa Jj4 doveva essere già abbattuta. Il Tar trentino si oppose e la salvò

Il plantigrado che ha ucciso il runner è Jj4. L’anno scorso aggredì padre e figlio: salvi per miracolo Animalisti in rivolta, ma la Provincia autonoma non molla. È partita la caccia anche ad altri due esemplari

Trento, 13 aprile 2023 – L’orsa che ha ucciso Andrea Papi è Jj4, uno dei tre esemplari conside rati problematici che erano già finiti nella lista nera del presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, e del ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, anche prima che arrivasse il verdetto sui residui genetici dell’animale lasciati sul luogo dell’aggressione al giovane. La sua sorte era già segnata, come quella di Mj5 e M62, e questo accertamento non fa che confermare la procedura avviata dalla Provincia di Trento che vede quindi tre esemplari da "rimuovere", un termine più soft di sopprimere.

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Ma c’è un aspetto che rende la vicenda ancora più paradossale, ed è quanto accaduto lo scorso anno: nel momento in cui ieri è stata identificata con certezza Ji4, tutti si sono ricordati che il 22 giugno 2022 Jj4 aveva aggredito due persone, padre e figlio, sul monte Peller. La Giunta provinciale di Trento ne aveva chiesto l’abbattimento ma l’ordinanza di cattura, tuttavia, venne annullata dal Tar.

Peraltro l’orsa Jj4 è nata 17 anni fa da Joze e Jurka, tra i primi orsi arrivati dalla Slovenia nei primi anni 2000, e tutti i plantigradi nati da Joze (Jj4, Mj5 e Kj2) sono ritenuti responsabili di almeno il 50% degli attacchi avvenuti in Trentino.

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Per Jj4 è suonata in sostanza la campana a morto e le ricerche si sono intensificate per rintracciarla. Si tratta di attivita’ non facili perche’, seppur Jj4 abbia il radiocollare essendo un’orsa nota, la zona del Peller e’ quasi completamente senza copertura Gsm. Le associazioni animaliste hanno dichiarato battaglia contro la sua cattura e l’esecuzione. La Lega antivivisezione, ad esempio, ha fatto sapere che ha già trovato chi è disposto ad accogliere l’orsa. E ha anche ribadito la volontà di ricorrere al Tribunale amministrativo regionale per bloccare l’ordinanza della Provincia. Nel passato, ogni azione legale del genere ha sempre portato alla salvezza degli animali condannati. Lo scorso anno infatti, o stesso anche ora dopo la prima vittima.

In questo clima sempre più effervescente, ieri è stato dato l’ultimo saluto ad Andrea Papi, il runner ventiseienne laureatosi a Ferrara in Scienze motorie, trovato morto sul Peller alle tre del mattino dello scorso giovedì. La chiesa di Caldes era stracolma di gente che ha riempito anche la piazza antistante dove sono stati montati gli altoparlanti per fare seguire la cerimonia alle centinaia e centinaia di persone accorse. Nella sua omelia il parroco, don Renato Pellegrini, ha detto come tutta la comunità sia sconvolta e chieda che "tragedie così grandi e dolorose non si ripetano. Sulla bara, fiori bianchi e le scarpe da montagna del giovane.

Anche nel giorno della tristezza però le polemiche non sono mancate. "Se Jj4 ha attaccato – ha dichiarato un valligiano contrario all’abbattimento – può darsi che abbia visto in pericolo i suoi cuccioli". Ed è ancora la Lav con Massimo Vitturi, responsabile animali selvatici, ad attaccare Fugatti che "non ha mai fatto nulla per garantire i cittadini, informandoli ed educandoli a una corretta convivenza. Uccidere gli orsi non significa sicurezza. Per questo è importantissimo sapere come comportarsi in caso di incontro e come affrontarli. Questa informazione doveva essere data proprio dalla Provincia di Trento, che invece negli ultimi 24 anni non ha fatto nulla. E oggi, non potendo più prevenire, se la prende con gli animali". Da oggi, con il riconoscimento della colpevole, la caccia in Val di Sole sarà ancora più spietata.