Trento, 26 maggio 2023 - Orsa JJ4 e uccisione del runner Andrea Papi: ma cosa c’è scritto nelle 8 ordinanze del Tar di Trento? Ecco i punti salienti della 68.
Sospesi gli abbattimenti
Di certo, i giudici sospendono gli abbattimenti di JJ4 - considerata sulla base di prove genetiche la killer del 26enne di Caldes - e di MJ5. La notizia è stata subito comunicata dalla associazioni animaliste. Ma il testo dell’ordinanza 68 dice anche molto altro.
Il post di Alessia, la fidanzata di Andrea Papi
"Ma degli altri 200 che scorrazzano in giro quando se ne parla?”, è la riflessione di Alessia, la fidanzata di Andrea Papi. Che scrive su Facebook: “Ma sono quelli liberi che fanno paura, nessuno ne parla né animalisti né governanti. Vogliamo davvero aspettare e piangere un altro morto? Concentriamoci sul presente adesso, non porta da nessuna parte la tifoseria pro o contro orso, ora contano solo le soluzioni e io non le ho lette da nessuna parte, né dai vinti né dai vincitori di questo ricorso”.
“Le cause di inammissibilità“
Il Tar di Trento concede la sospensione ma smonta anche i ricorsi degli animalisti. La parola più ripetuta dai giudici è “inammissibilità”, che cala sulle pagine del testo come una barriera alle tante obiezioni.
Il testo dell'ordinanza in Pdf
“La morte del runner Andrea Papi è chiara”
Non solo. Quando si parla della morte di Andrea Papi, il testo mette in chiaro: “A differenza di quanto dedotto dalle Associazioni ricorrenti (...), non appaiono necessarie ulteriori verifiche sulla causa del decesso del giovane(...), perché il quadro fattuale dell’aggressione da parte dell’orsa denominata JJ4 risulta adeguatamente ricostruito, alla luce delle analisi eseguite presso la Fondazione E. Mach sul materiale biologico rinvenuto sul luogo dell’aggressione e del referto dell’autopsia eseguita sul cadavere”.
Il ricorso di Leal
Come si ricorderà Leal, Lega antivivisezione, aveva presentato una perizia di parte. Due veterinari sulla base della dentatura erano arrivati alla conclusione che ad aggredire Papi fosse stato un orso maschio e avevano quindi scagionato JJ4.
“Noi non abbiamo mai contestato la dinamica – precisa oggi l’avvocato Rosaria Loprete, che rappresenta Leal -. Ma ricordo che il Tar deve ancora pronunciarsi sull’acquisizione di altri documenti. E lo farà il 22 giugno. Sia su JJ4 che su MJ5. Ricordo che le ordinanze di oggi sono 8, tante quante i ricorsi delle associazioni. La nostra è la 66”.
Le osservazioni degli animalisti
Oggi in un comunicato l’associazione antivivisezione fa sapere di aver verificato che la Fondazione “della quale la Provincia di Trento è committente, non è accreditata presso Accredia come prevede la legge nazionale ed internazionale. Non avendo quindi la certificazione per la profilazione genetica forense, la qualità e l’esito delle analisi non possono far stato”.
La pericolosità degli orsi
L’ordinanza 68 lascia parlare gli scienziati e prende largamente spunto dai documenti Ispra ricordando anche la classificazione di orsi pericolosi e problematici.
In particolare JJ4 è stata considerata - sulla base delle regole fissate dal Pacobace, il documento base sugli orsi bruni - come ’ad alto rischio’ per la sua storia, anche precedente all’incontro mortale con il runner. Inoltre, osserva il Tar, le associazioni ricorrenti per contestare la scelta della misura dell’abbattimento decisa dal presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, avrebbero dovuto impugnare anche il rapporto Ispra-Muse del 2021, cosa che invece non è stata fatta.
Cosa succede ora?
Ma quindi che cosa accadrà nel concreto ai due orsi? Nessuno in questo momento ce l’ha chiaro davvero. Il tribunale amministrativo trentino sembra comunque lasciare il tempo alle associazioni animaliste di fare ulteriori passi e impugnare i documenti citati. La sospensiva vale infatti fino al 27 giugno. Mentre la pubblica udienza “per la trattazione del merito” è fissata per il 14 dicembre. Il barometro sembra tendere per il trasferimento di JJ4 e MJ5. Le due mete più probabili: Romania e Giordania.