Sabato 27 Luglio 2024

La morte dell’orsa F36 e l’ipotesi di bracconaggio. Animalisti contro Fugatti: “Crea clima d’odio”

Wwf, Lega per la Difesa di animali e ambiente, ed Enpa annunciano vie legali. “Politica faunicida della Provincia di Trento”. Corsa per salvare il cucciolo

Un orsa con il suo cucciolo, foto d'archivio (Ansa)

Un orsa con il suo cucciolo, foto d'archivio (Ansa)

Trento, 28 settembre 2023 – Il Wwf chiede “analisi accurate” per accertare le cause della morte dell’orsa F36, la cui carcassa è stata trovata ieri sera a Sella Giudicaria, in provincia di Trento. "Nel caso si attesti che la morte sia stata provocata da atti illegali, si svolgano indagini accurate e si accertino eventuali responsabilità”, scrive l’associazione per l’ambiente nella nota con cui annuncia un esposto. Wwf Italia chiede anche “l'immediato accesso ai referti delle analisi necroscopiche e la nomina di un consulente di parte affinché sia garantita la trasparenza”.

L’esemplare di plantigrado pendeva unordinanza provinciale di abbattimento, dopo che l’incontro ravvicinato con due giovani cacciatori a Mandrel e ad agosto con una coppia di escursionisti”. 

“Chiediamo impegno straordinario per il cucciolo” 

“Quel che è certo  – prosegue Wwf Italia – è che il clima di allarme e odio che parte del mondo politico e di quello venatorio (che in molti casi ormai coincidono totalmente) stanno creando, non aiuta a raggiungere una pacifica coesistenza tra fauna e uomo  e a migliorare il livello di accettazione sociale dei grandi carnivori da parte delle comunità locali”. Alle autorità del Trentino viene chiesto “un impegno straordinario per tutelare il cucciolo di F36 che si trova ad affrontare i delicati mesi che precedono l'ibernazione senza la fondamentale protezione della madre”. 

Brambilla: “Rischio di bracconaggio elevatissimo con questo clima” 

Anche  la deputata Michela Vittoria Brambilla, a nome della Lega italiana per la Difesa degli animali e dell'ambiente, annuncia le vie legali: un denuncia alla procura di Trento per fare “immediata chiarezza” sulla vicenda. "Nel clima di odio e paura alimentato dall'amministrazione provinciale  – attacca Brambilla  –  il rischio di atti di bracconaggio è elevatissimo. Peraltro non si è saputo più nulla della causa della morte di M62 e di altri orsi di cui sono stati ritrovati i resti quest'estate. Non dimentichiamo che l'orsa era dotata di radiocollare, quindi facilmente individuabile, e che aveva un cucciolo non ancora in grado di sopravvivere autonomamente”. 

“Secondo caso dopo M62, politica faunicidia di Fugatti” 

Anche l’Enpa punta il dito contro la “politica faunicida di Maurizio Fugatti”, presidente della Provincia di Trento, che – se dovesse essere confermata l’ipotesi del bracconaggio, sarebbe “l’unica responsabile” della morte di F36. "Dopo M62, F36 è il secondo orso condannato a morte dalla Pat che viene trovato privo di vita”, attacca la presidente Carla Rocchi, anticipando una denuncia alla magistratura – La situazione sta fuggendo di mano - conclude Rocchi - in Italia rischiamo un vero irreparabile biocidio”.