L’Aquila, 2 settembre 2023 – Proseguono le ricerche dei cuccioli dell’orsa Amarena, uccisa l’altra notte a colpi di fucile da un 56enne a San Benedetto dei Marsi. Per salvare i cuccioli sono stati impiegati 100 uomini e droni, in una vera corsa contro il tempo. Nella notte i due piccoli sono stati avvistati dai ricercatori, e c’è stato un primo tentativo di cattura che però non è andato bene. Le ricerche si stanno concentrando ora nella zona dell'avvistamento.
I due piccoli plantigradi si trovavano insieme alla mamma fino al momento del suo abbattimento da parte dell’allevatore dello stesso Comune, subito denunciato in stato di libertà. I piccoli erano poi fuggiti spaventati dall'arrivo sul posto delle guardie del Parco e veterinari e dal trambusto generale. La zona in cui i due cuccioli sono stati individuati è un tratto di campagna, tra sterpaglie, non lontano dal luogo in cui si è verificata la morte di Amarena.
“Evitiamo di trasformare una tragedia in un disastro colossale: i cuccioli non sono stati ancora catturati. Ci sono troppi curiosi in giro che spaventano questi animali, invito tutti a non muoversi e a farci fare il nostro lavoro”. È l'appello del direttore del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, Luciano Sammarone. “A causa di false notizie - continua Sammarone - sono aumentati i curiosi nella zona, spaventando i cuccioli. Possiamo avere una possibilità, ma dobbiamo sperare che i cuccioli non si dividano, altrimenti sarà un vero disastro".
Necroscopia su Amarena
Intanto il corpo senza vita di Amarena è ad Avezzano nella sede dell'Istituto Zooprofilattico e in queste ore è soggetta a una necroscopia. “È necessario per capire la dinamica - commenta il direttore del Pnalm Luciano Sammarone -, capire il punto dove sia stata colpita, quanti colpi esplosi l'hanno uccisa, che calibro è il bossolo. Abbiate rispetto di questi animali non iniziate a fare richieste di tumulazioni come con Juan Carrito”.