Teramo, 5 settembre 2023 - Sono giorni di apprensione per le sorti dei cuccioli dell’orsa Amarena, dopo che la mamma è stata uccisa da un uomo che ha sparato dopo essersi trovato il plantigrade nel giardino di casa.
Per salvaguardare i cuccioli nei giorni scorsi sono stati impiegati 100 uomini e droni, ritenendo la cattura l’unica via possibile per metterli in salvo dai predatori. Ma ora la situazione è cambiata e i responsabili del Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise (Pnalm) hanno fatto sapere che la cattura non è più necessaria, visto che i due cuccioli, dopo essersi separati per un po’ di tempo, si sono riuniti all’interno dell’area dell’area del Parco.
Non solo. A spingere gli esperti su questa direzione anche il particolare che i piccoli plantigradi sono stati visti nelle vicinanze di una pianta di melo in aperta montagna, segno di una capacità di provvedere al reperimento di cibo.
Si tifa per una loro indipendenza e autonomia all'interno dell'areale del Parco che permetterebbe loro di sopravvivere in condizioni naturali. I tecnici del Parco hanno accertato che i due cuccioli hanno percorso più di 10 chilometri dal luogo dove è stata uccisa la madre a San Benedetto dei Marsi (L'Aquila), ma non è escluso che, data anche la giovane età, proseguano le loro scorribande nel territorio.
Autopsia su Amarena
Intanto prosegue l’indagine per fare chiarezza sulla dinamica della morte di Amarena nella notte tra giovedì e venerdì scorso.
I due periti nominati dalla Procura della Repubblica di Avezzano stanno procedendo ai rilievi nell’abitazione di Andrea Leombruni, il 56enne di San Benedetto dei Marsi, indagato per l’uccisione dell’animale.
A quanto appreso fin qui, Amarena sarebbe stata raggiunta da un unico colpo di carabina 7.62 che l'avrebbe colpita alla spalla in una zona vitale: dalle lastre e dall'esame autoptico si capirà se il colpo è partito dall'alto verso il basso e quale sia stata l'agonia dell'animale.
La carcassa dell'orsa Amarena è arrivata poco dopo le 13.30 presso l'Istituto Zooprofilattico di Teramo (Izs) per l'esame necroscopico. La carcassa era arrivata ieri sera a Teramo e questa mattina, a bordo di un furgone rosso, era stata portata nella clinica veterinaria dell'Università di Teramo per gli esami radiografici.
La procedura per le lastre si è protratta per molte ore, cosicché tecnicamente l'autopsia di Amarena avrà inizio nel primo pomeriggio. Insieme ai periti, il veterinario Rosario Fico e il tecnico balistico Paride Minervini, all'università era presente anche il veterinario dell'Istituto Zooprofilattico Stefania Salucci, che risiede ad Avezzano (L'Aquila).