Lunedì 23 Dicembre 2024
RITA BARTOLOMEI
RITA BARTOLOMEI
Cronaca

Orsa Amarena: processo rinviato, ecco perché. Il sit-in degli animalisti

Antonio Cerasani, sindaco di San Benedetto dei Marsi: “Un Comune non ha strumenti per intervenire sugli animali confidenti”

Avezzano (L’Aquila), 23 dicembre 2024 - Processo per l’uccisione dell’orsa Amarena: oggi ad Avezzano (L’Aquila) il gup ha accolto l’eccezione procedurale che era stata sollevata dall’avvocato Berardino Terra, difensore di Andrea Lombruni, il 58enne di San Benedetto dei Marsi che aveva sparato all’animale, simbolo dell’Abruzzo. Dunque è stata una falsa partenza, gli atti tornano alla procura.

"Orso attacca senza essere provocato": il comportamento possibile e più pericoloso citato nel Pacobace
Orso, la situazione più pericolosa: l'animale attacca senza essere provocato (Pacobace)

La storia per punti

Il sit-in degli animalisti

Oggi gli animalisti avevano organizzato un sit-in. Sono decine le associazioni che si sono costituite parte civile.Come il Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise, quello regionale Sirente Velino, la Regione Abruzzo e il Comune di Villalago. 

Il problema degli animali confidenti

Ma come si affronta il problema degli animali confidenti? Orsi ma anche lupi o cervi? Antonio Cerasani, sindaco di San Benedetto dei Marsi, premette: “Un Comune non ha strumenti per intervenire, possiamo soltanto avvisare il Corpo forestale. Quello degli animali confidenti è sicuramente un problema, e ce ne accorgiamo anche noi, che siamo fuori dai confini del parco. Perché è necessario tutelare gli animali e le persone. A volte, per finalità turistiche, è capitato che si arrivasse a una confidenza tra uomo e animale che alla fine può diventare pericolosa. Ogni estremizzazione è sbagliata. Lo dimostrano anche i cervi, se il numero è troppo alto, entrano nei paesi alla ricerca di cibo. E c’è un rischio di incidenti che mette in pericolo gli animali stessi oltre che gli uomini. Per questo, serve un giusto bilanciamento”.

L’uccisione dell’orsa Amarena e le accuse

Il 58enne è accusato di uccisione di animale e di aver agito con l’aggravante della crudeltà. L’orsa Amarena era stata uccisa a fucilate nella notte del 31 agosto 2023 alla periferia di San Benedetto dei Marsi.

Le parole di Maria Vittoria Brambilla

E si è costituita parte civile Leidaa, la Lega italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente. “Non potremo restituire la vita ad Amarena – dichiara la presidente Maria Vittoria Brambilla – ma è giusto che paghi chi ha commesso un atto così crudele e insensato, un’uccisione aggravata dalle circostanze e ispirata dalla retorica del grilletto facile contro i grandi carnivori e la fauna selvatica in generale, un’azione che offende tutti coloro che amano gli animali e in particolare le comunità del Parco”.