Martedì 16 Luglio 2024

Doomsday Clock: l’Orologio dell’Apocalisse segna 90 secondi alla fine del mondo

L’orologio simbolico è aggiornato annualmente dal Bullettin of the Atomic Scientists, il gruppo di scienziati “successore” degli inventori (poi pentiti) della bomba nucleare

Bologna, 23 gennaio 2024 – Sono le 23:58:30, siamo a un minuto e mezzo dall’apocalisse. Questo almeno secondo il Doomsday Clock, l’orologio dell’apocalisse che simbolizza con la mezzanotte la fine dell’umanità, aggiornato ogni anno dagli scienziati del Bulletin of the Atomic Scientists. Confermati quindi i 90 secondi dalla distruzione già segnalati nel 2023, sulla scia della pandemia, della crisi climatica, della guerra tra Russia e Ucraina e le relative minacce nucleari, alle quali si aggiunge quest’anno anche il conflitto in Medio Oriente e le crescenti tensioni ai confini tra Nato e Mosca.

Doomsday clock: 90 secondi all'apocalisse
Doomsday clock: 90 secondi all'apocalisse

"La Cina, gli Stati Uniti e la Russia stanno spendendo ingenti somme per espandere e modernizzare i loro arsenali nucleari – scrivono gli scienziati nel comunicato – aggiungendo pericolo aumentando il sempre presente pericolo di una guerra atomica”.

Il 2023 è stato l’anno più caldo della storia, con colossali inondazioni, incendi e altri disastri dovuti al clima”, continua la nota. Tra gli altri timori, anche lo sviluppo dell’intelligenza artificiale

Sono ben lontani i tempi in cui l’orologio segnava le 23:43, ben 17 minuti dalla fine del mondo: era il 1991 e gli scienziati si erano lasciati guidare nella scelta dalla caduta del muro di Berlino e dei regimi socialisti europei, dalla firma dei trattati per il disarmo nucleare e dall’imminente disgregazione dell'Unione Sovietica. È da 14 anni che la lancetta va sempre peggiorando: nel 2010 fissava le 23:54, 6 minuti dall’ora x, grazie alla crescente attenzione della comunità internazionale per il cambiamento climatico e la riduzione degli armamenti atomici.

Il Bullettin of Atomic Scientists è stato fondato da quei ricercatori che hanno contribuito a sviluppare la prima bomba nucleare, poi pentendosi per il rischio di utilizzarla contro le persone, tema del film Oppenheimer.