Martedì 24 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Ordinanze diverse in Emilia Romagna, Veneto e Friuli. Zaia: domani firmo

Il governatore del Veneto annuncia un provvedimento anti assembramenti: "Dare regole a chi ancora oggi non le rispetta". Misure analoghe adottate da Bonaccini e Fedriga

Luca Zaia, governatore Veneto (Ansa)

Roma, 11 novembre 2020 - Dopo la stretta su Toscana, Liguria, Abruzzo, Basilicata e Umbria, diventate zone arancioni, ora anche altre regioni potrebbero essere soggette a nuove restrizioni e, forse, cambiare colore, nella mappa del rischio legata all'epidemia da Coronavirus. Già ieri ipresidente dell'Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, aveva fatto sapere che la situazione in 4 regioni - Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Campania - è critica e che in quelle zone potrebbe scattare una serrata più dura. Oggi a mettere un punto è il governatore del Veneto Luca Zaia, che fa sapere che domani firmerà una nuova ordinanza per "dare regole a chi ancora oggi non le rispetta". "I cittadini chiedono se diventeremo zona rossa, se ci sarà un lockdown e io rispondo 'dipende da voi'", ha spiegato il governatore nel corso del punto stampa, precisando che "non possiamo permettere che i medici si trovino con i pullman di pazienti da ricoverare. Ed è per questo che dico ai cittadini di evitare gli assembramenti, di non andare in piazza, nei centri storici durante il fine settimana, non si può, non funziona così".

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Zaia ha spiegato che "nel primo pomeriggio sarò in videoconferenza con i colleghi di Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, e del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga", un incontro che "servirà per una linea comune. Poi ogni regione avrà una sua ordinanza con le sue peculiarità". Si attenderebbero, quindi, 3 proveddimenti diversi. E sull'ordinanza di Stefano Bonaccini per l'Emilia Romagna qualche anticipazione è già filtrata: anche qui i provvedimenti potrebbero riguardare assembramenti e mobilità ed entrare in vigore già da venerdì. "L'ordinanza - ha tenuto a sottolineare Zaia - non ci è stata chiesta da nessun,o non abbiamo una spada di Damocle sulla testa per evitare di passare di fascia. Ma l'ordinanza è necessaria di fronte alle scene viste nello scorso fine settimana. Piazze dei centri storici piene di gente". 

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