Concordia, 27 gennaio - Un’azienda dell’indotto biomediacale di Concordia impiegava sei lavoratori in nero di origine cinese su un totale di dieci impiegati nel laboratorio. Per questo motivo la Guardia di Finanza di Mirandola ha emesso una maxi-sanzione da 1.500 a 12mila euro per ciascun addetto irregolare al titolare cinese, con la conseguente segnalazione alla Direzione provinciale del lavoro che prevede la sospensione delle attività imprenditoriali che impiegano personale non in regola in misura pari o superiore al 20 per cento del totale dei lavoratori presenti nell’area di lavoro.
Le attività di prevenzione e contrasto al lavoro nero della Finanza hanno poi permesso di scoprire un’altra situazione analoga in un cantiere edile in cui si effettuano lavori di ristrutturazione post-sisma: anche in questo caso sono stati individuati due lavoratori in nero su tre presenti nel cantiere. Immediata, come per il laboratorio cinese, la maxi-multa e la segnalazione alla Direzione del lavoro.