Brandizzo (Torino), 1 settembre 2023 – Il senatore operaio arriva alla stazione di Brandizzo per un sopralluogo dopo la strage, un’addetta delle ferrovie si agita, “state lontano dalla linea gialla”.
Tino Magni, in parlamento con Verdi-Sinistra italiana, neo presidente della commissione d’indagine sulle condizioni di lavoro, lo sfruttamento e la sicurezza, alla domanda su cosa non abbia funzionato a Brandizzo risponde: “Da quello che viene detto e scritto non c’è stata comunicazione tra chi doveva sistemare i binari e il macchinista del treno. Nel 2023 questo è inaccettabile, sottolineo inaccettabile”.
Magni è qui per portare solidarietà e vicinanza ma anche un impegno preciso. “Ognuno di noi - dice, davanti a questa calce bianca sui binari che copre l’orrore - deve fare il proprio dovere, cose concrete per portare la sicurezza sul lavoro. Parti sociali, imprese... dobbiamo evitare di fare dichiarazioni e basta. Vorrei essere il presidente che cerca di affrontare questo tema facendo in modo che la sicurezza non sia considerata un costo ma il fatto centrale. Perché senza non si può parlare di lavoro”.