Martedì 5 Novembre 2024

Oms: "Nel mondo 9 persone su 10 respirano aria inquinata"

L'Organizzazione mondiale della sanità lancia un appello: "L'inquinamento uccide 7 milioni di persone l'anno"

Allarme Oms sull'inquinamento (Ansa)

Allarme Oms sull'inquinamento (Ansa)

Roma, 2 maggio 2018 - "Nel mondo nove persone su dieci respirano aria inquinata, e questo inquinamento causa ogni anno almeno 7 milioni di vittime". E' questo l'allarme lanciato dall'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) nel suo ultimo rapporto, dove si evidenzia anche che le aree del pianeta più esposte all'inquinamento atmosferico corrispondono alle zone economicamente più povere situate principalmente in Africa e Asia, sia in contesti urbani che rurali. Per quanto riguarda le grandi città, secondo l'Oms tra le megalopoli più contaminate dalle polvere sottili ci sono New Delhi, Bombay, Pechino e il Cairo, dove i livelli di inquinamento atmosferico sono cinque volte superiori rispetto ai valori di sicurezza raccomandati dall'organizzazione.

Cause principali dell'inquinamento esterno sono, secondo l'Oms, le attività industriali (centrali elettriche a carbone), i trasporti (diesel) e l'utilizzo di combustibile domestico nei Paesi più poveri per cucinare e riscaldarsi. Proprio questi combustibili inquinanti respirati dalle persone nelle proprie case sono infatti responsabili del 50% dei 7 milioni di vittime registrati ogni anno."È inaccettabile che oltre 3 miliardi di persone - per la maggior parte donne e bambini - respirino ancora i fumi mortali emessi dai combustibili inquinanti che usano nelle loro case", ha detto il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Oms. Secondo le stime, il 21% delle vittime muore di polmonite, il 20% è vittima di ictus, il 34% di malattie cardiovascolari, il 19 di malattie polmonari croniche e il 7% di cancro ai polmoni.

Nonostante campagne di sensibilizzazione e azioni concrete, negli ultimi anni i livelli di inquinamento dell'aria sono diminuiti soltanto in alcune regioni dell'Europa e delle Americhe,c anche se in Europa si contano ancora circa 500mila vittime all'anno per cause legate alla qualità dell'aria. Inoltre l'organizzazione Onu deplora il fatto che i progressi tecnologici e il miglioramento delle abitudini quotidiane in molte parti del mondo non riescano a controbilanciare gli effetti negativi della crescita demografica mondiale.