Lunedì 6 Gennaio 2025
REDAZIONE CRONACA

Uccide la moglie e si toglie la vita: erano sposati da un anno. Femminicidio suicidio a Gaifana

Daniele Bordicchia, 39 anni, e Eliza Stefania Feru, 30 anni, vivevano a Gaifana, Gualdo Tadino. L’uomo avrebbe sparato con pistola regolarmente detenuta contro la moglie per poi rivolgere verso di sé l’arma. A trovare i corpi i genitori di lui che abitano poco lontano

La villetta dove sono stati trovati i corpi della giovane coppia, si tratterebbe di un femminicidio suicidio (foto Orfei)

La villetta dove sono stati trovati i corpi della giovane coppia, si tratterebbe di un femminicidio suicidio (foto Orfei)

Gualdo Tadino (Perugia), 5 gennaio 2025 – Tragico ritrovamento in un’abitazione di Gaifana, a Gualdo Tadino, località di Nocera Umbra. I corpi di un uomo e una donna, marito e moglie, sono stati trovati senza vita, nella mattinata del 5 gennaio, all’interno della loro casa. La tragedia è accaduta nelle ultime 24 ore, ma è stata scoperta solo nella mattinata di oggi, domenica 5 gennaio. 

Si tratta di una giovane coppia: Daniele Bordicchia, 39 anni, ed Eliza Stefania Feru, 30 anni. I due, marito e moglie, sono stati trovati senza vita, uccisi, secondo i primi accertamenti, da un colpo di arma da fuoco. L'ipotesi privilegiata dai carabinieri resta quella dell'omicidio-suicidio. Secondo la prima ricostruzione, intorno alle 10 di questa mattina, l'uomo, una guardia giurata con pistola regolarmente detenuta, avrebbe fatto fuoco contro la moglie, un’operatrice socio sanitaria, per poi rivolgere verso di sé l'arma. I due si erano sposati a maggio e non avevano figli, a ottobre avevano fatto ritorno dal viaggio di nozze in Egitto.

La donna era un'operatrice socio-sanitaria all'istituto Serafico di Assisi, dove era attesa questa mattina per lavorare. Bordicchia, 39 anni, lavorava come guardia giurata per un istituto umbro.

A trovare i corpi sarebbero stati i genitori di lui che abitano poco lontano. Nell'abitazione dove è avvenuto il femminicidio-suicidio sono in corso i rilievi dei carabinieri coordinati dal magistrato di turno. Sul posto, oltre ai carabinieri, il medico legale e gli specialisti del Ris, il reparto investigazioni scientifiche.