Trieste, 11 gennaio 2022 - Omicidio di Robert Trajkovic a Trieste: Alì, il 21enne in carcere per omicidio volontario premeditato del 17enne, non ha risposto alle domande del gip, nell’interrogatorio di garanzia. Lo fa sapere in una nota il procuratore capo di Trieste, Antonio De Nicolo.
“Il Gip - spiega De Nicolo - si è riservato di procedere entro domani sulla richiesta, formulata dal sostituto procuratore titolare del procedimento, di convalida del fermo e di sottoposizione dell’indagato alla custodia cautelare in carcere”. Il cadavere è stato ritrovato sabato nel sottoscala di un ostello.
Le indagini
Ma le indagini non sono chiuse. Ieri è stata sentita la ragazza contesa. Proprio per lei, una 19enne italiana, Alì avrebbe strangolato con un laccio il 'rivale' in amore. Scrive il procuratore: "È attualmente al vaglio del magistrato la posizione della giovane nella cui stanza era attesa Robert Trajkovic la notte in cui è stato ucciso: ciò in riferimento alle prime dichiarazioni rese dalla medesima e concernenti la presunta scomparsa di quest'ultimo".
Omicidio Trieste, sentita la ragazza contesa. “Indagini non ancora concluse”
Una trappola?
Dunque il17enne è stato attirato in una trappola? Non ci sono ancora elementi per arrivare a questa conclusione, fanno capire gli investigatori. Al momento una certezza: "L'omicidio - fa sapere il procuratore - è stato materialmente commesso da una sola persona".
Il padre della vittima
Al telefono il padre della vittima, Peter Trajkovic, conferma quel che ha sempre ripetuto in questi giorni. "Robert non pesava neanche 50 chili ma chi l'ha ucciso non era da solo, non ci credo. Ma non posso dire altro, ci sono le indagini. Abbiamo ricevuto tanta solidarietà, non me l'aspettavo. Ringrazio tutti, il Comune e le persone di cuore".