Sabato 31 Agosto 2024

Omicidio-suicidio Uccide la moglie e si spara I corpi trovati dal figlio

Erano stesi sul letto, l’uomo aveva in mano una pistola: giallo sul movente. È accaduto tra sabato e domenica. Il ragazzo, 16 anni, era via da due giorni.

RIMINI

Prende la pistola regolarmente detenuta per uso sportivo, spara due colpi contro la moglie uccidendola e altrettanti contro se stesso per togliersi la vita. Così sono morti Gioacchino Leonardi, 50enne di origine siciliana, e la moglie Svetlana Ghenciu, 47enne moldava, dipendente di una panetteria, entrambi residenti a Rimini, in un appartamento al terzo piano di via Gambalunga. Lì dove si è consumata la tragedia. Una tragedia che, almeno stando ai primi accertamenti, ha assunto i contorni dell’ennesimo femminicidio seguito da suicidio, anche se sul caso sono in corso ulteriori indagini e gli inquirenti non escludono nessuna ipotesi. Indagini che, coordinate dal magistrato di turno Annadomenica Gallucci, sono affidate agli agenti della squadra mobile di Rimini, diretti dal vice questore aggiunto Dario Virgili.

A dare l’allarme, ieri attorno alle 17, sarebbe stato il figlio di 16 anni della coppia. Il ragazzo era fuori di casa da circa 48 ore, avendo trascorso gli ultimi due giorni assieme alla fidanzata. Rientrando nell’abitazione, avrebbe trovato la porta chiusa dall’interno. Dopo aver provato più volte a contattare i genitori al telefono, ha chiesto aiuto ad una vicina di casa. Sono intervenuti anche altri condomini che, con un martello, sono riusciti a forzare la porta. I corpi di Gino e Svetlana erano in camera: lei era stesa sul letto, mentre lui sarebbe stato trovato riverso sulla donna, la pistola ancora in mano. Sul posto si sono precipitate a sirene spiegate le ambulanze del 118 e le pattuglie della polizia di Stato. Via Gambalunga è rimasta chiusa al traffico per consentire lo svolgimento dei rilievi.

Da quanto è stato possibile apprendere, l’omicidio-suicidio (questa al momento sembra essere l’ipotesi più accreditata) non si sarebbe consumato ieri, ma sabato o forse domenica. Nessuno dei condomini ha riferito di aver sentito grida o spari. Lombardi, disoccupato, non aveva precedenti. Non risultano sul suo conto segnalazioni o denunce per maltrattamenti o violenze verso la moglie. Resta dunque da capire quali siano state le motivazioni che lo hanno spinto ad agire in quel modo. Su entrambi i corpi nelle prossime ore sarà disposta l’autopsia, mentre gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire la dinamica.

"Era una persona squisita, di una solarità e una simpatia uniche". Con queste parole Donatella Fellini, titolare del panificio Fellini in Corso d’Augusto, ricorda la donna uccisa. "Sul posto di lavoro non era mai emerso nulla circa la relazione con il compagno o possibili problemi di coppia. Svetlana faceva di tutto, dalla pulizia delle verdure al resto. Ed era una grande, grandissima lavoratrice".

Lorenzo Muccioli

Francesco Zuppiroli