Sabato 17 Agosto 2024
FRANCESCO DONADONI
Cronaca

Omicidio di Sharon Verzeni, tutti sospettati i passanti ripresi dalle telecamere: focus sull’uomo contromano che passò da via Castegnate

Il lavoro degli inquirenti: “Finché ognuno non viene identificato, sarà di interesse investigativo”. Ecco la mappa del percorso della 33enne la notte dell’omicidio

Sharon Verzeni; a destra, la mappa del percorso coperto dalla giovane nella notte in cui è morta

Sharon Verzeni; a lato, il percorso coperto dalla giovane nella notte in cui è morta

Terno d’Isola, 17 agosto 2024 – E proprio pensando alle uscite notturne di Sharon che di rimando si torna alle telecamere, private e pubbliche, presenti nella zona. Oltre una cinquantina, migliaia di immagini su cui stanno lavorando i carabinieri del Ros–crimini violenti, arrivati in appoggio ai colleghi del Nucleo operativo di Bergamo e a quelli della Compagnia di Zogno, coordinati dal pm Marchisio. Cosa hanno ripreso? Gli investigatori stanno esaminando le riprese anche a partire da una settimana prima dell’omicidio. Cosa hanno catturato? C’è qualche frame interessante? E a questo proposito è filtrata una indiscrezione: la notte in cui Sharon è stata uccisa una telecamera avrebbe immortalato nella zone di via Castegnate un uomo in bicicletta, in contromano, all’ora del delitto. Un possibile testimone che potrebbe aver visto o sentito qualcosa? Qualcosa di più di questo? Ma è pur vero che sono state riprese più persone in bici, anche quella sera, anche in quella zona. E allora che peso dare a quella indiscrezione? Dagli inquirenti solo questa fredda risposta: “Dai sistemi di videosorveglianza che sono stati acquisiti sono ripresi molti soggetti a piedi, in bicicletta e in moto. E finché ognuno di loro non sarà identificato sono di interesse investigativo”.

La mappa del percorso di Sharon Verzeni nella notte tra il 29 e il 30 luglio
La mappa del percorso di Sharon Verzeni

Il percorso di Sharon quella notte

Le indagini proseguono quindi a 360 gradi, quindi. Perché è vero che sono state acquisite tantissime immagini, così come è assodato che in quei pochi metri di via Castegnate dove la 33enne è stata accoltellata i sistemi di videosorveglianza non ci sono. Un vuoto che al momento avrebbe messo al riparo l’assassino. E in quel tratto di strada che si sta concentrando lo sforzo degli inquirenti e lì potrebbe trovarsi la risposta al giallo.

Una suggestione? Sharon non aveva un percorso standard. Non un tracciato privilegiato rispetto a un altro. Succedeva che quando uscisse con il compagno, Sergio Ruocco, il percorso potesse allungarsi e differenziarsi. La sera tra il 29 e il 30 luglio, la sua ultima da viva, dopo essere uscita dall’abitazione di via Merelli, la barista, auricolari nelle orecchie, aveva deciso di arrivare fino all’impianto sportivo comunale per poi proseguire ancora nel suo percorso. In quel tragitto viene ripresa, più volte. Così come ci sono immagini di lei in piazza VII Martiri e del suo ingresso in via Castegnate, che è a senso unico. Alle 00.50 l’omicidio, Sharon ferita, barcolla, attraversa la strada, fa a tempo a comporre con il cellulare il numero del 118 e dire: “Sono stata accoltellata a Terno d’Isola”.

Si indaga sui messaggi 

Ma l’assassino da che parte è fuggito? E come? Oltre che dalla genetica chi indaga si aspetta ulteriori dettagli anche dall’analisi del traffico telefonico della 33enne barista, le sue ultime chiamate, i suo ultimi messaggi, anche i suoi whatsapp, i destinatari. Ma dalle prime indiscrezioni pare che il cellulare di Sharon non fosse molto utilizzato, il che se fosse confermato sarebbe in linea con il carattere della vittima, riservata, senza ombre.

Taciturna, lavoro al Vanilla di Brembate, qualche uscita con le colleghe, la vita di coppia con Sergio Ruocco, la casa di via Merelli con il mutuo da pagare, una vicinanza a Scientology (che gli investigatori non ritengono di interesse). Senza ombre, appunto. Una vista normale, per una ragazza normale, colpita a morte per strada da una mano che, sinora, è rimasta nascosta nell’ombra.