Mercoledì 28 Agosto 2024
ANDREA GIANNI e GABRIELE MORONI
Cronaca

Sharon Verzeni, caccia all’arma del delitto: i carabinieri con i metal detector tra tombini e siepi a Terno d’Isola

Alcune strade sono state chiuse per permettere ai carabinieri le ricerche. Al setaccio, in particolare, via Castagnate. In azione anche il ‘Metal Detective’ Paolo ‘Gibba’ Campanardi

Terno d’Isola (Bergamo), 28 agosto 2024 – È ancora un giallo l’omicidio di Sharon Verzeni, la 33enne uccisa a coltellate lo scorso 30 luglio, a Terno d’Isola, nella Bergamasca. Ma le indagini proseguono a ritmo serrato. Oggi, mercoledì 28 agosto, i carabinieri si stanno concentrando sulla ricerca dell’arma del delitto che, secondo il medico legale, potrebbe essere un coltello da cucina oppure un pugnale. Si scandagliano strade, tombini e siepi.

Omicidio Sharon Verzeni, le ricerche dell'arma del delitto nei tombini a Terno d'Isola
Omicidio Sharon Verzeni, le ricerche dell'arma del delitto nei tombini a Terno d'Isola

Cortili e tombini 

Sono iniziate attorno alle 7 di oggi mercoledì 28 agosto, e potrebbero durare sino a domani,  le ricerche dell’arma del delitto da parte dei carabinieri con i metal detector. 

Sotto il coordinamento dei militari della compagnia di Zogno, gli uomini del Mu.re (Museo recuperanti 1915-1918 Alto Garda Bresciano) hanno cominciato dalla parte bassa di via Castegnate – strada dove è stata accoltellata la 33enne – per poi risalire verso piazza VII Martiri. Al lavoro c’è anche Paolo 'Gibba' Campanardi, anima dell’associazione che si occupa del recupero di reperti bellici della Prima Guerra Mondiale e protagonista del programma tv ‘Metal Detective’ di Discovery.

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In particolare, gli esperti si concentrano sui 50 metri non coperti dall’occhio delle telecamere che portano davanti al civico 31, luogo esatto dove Sharon è stata trovata in un lago di sangue. Sono stati ispezionati tutti i tombini e poi i cortili scolastici e delle abitazioni private, anche le strade laterali come via dei Viagnali e via Primo Maggio. 

Parchi pubblici e siepi

Fra i punti ispezionati dai carabinieri, anche il parchetto che si trova fra via Partigiani e via Bravi, alle spalle di piazza VII Martiri, e poi vicolo Castello e il passaggio pedonale sotto il condominio del civico 24 di via Castegnate.

Omicidio Sharon Verzeni e le ricerche dell'arma del delitto nei tombini
Omicidio Sharon Verzeni e le ricerche dell'arma del delitto nei tombini

Strade chiuse 

Via Castegnate, così come le altre strade interessate dalle ricerche, sono state chiuse al traffico e proibite alle telecamere. Per agevolare il lavoro dei militari ieri il sindaco di Terno, Gianluca Sala, aveva comunicato che nei prossimi giorni alcune strade sarebbero state chiuse al traffico per un intervallo di tempo circoscritto e aveva chiesto ai cittadini “collaborazione, discrezione e rispetto delle operazioni”.

I coltelli già sequestrati

Nelle ore immediatamente successive al delitto, i carabinieri avevano già cercato l'arma nella via dove Sharon Verzeni è stata uccisa. Il Comune aveva addirittura disposto la sospensione della raccolta della spazzatura per agevolare un possibile ritrovamento. Non solo, alcuni coltelli erano stati recuperati e sequestrati dagli inquirenti, ma dai laboratori del Ris sono arrivate risposte negative. I cittadini seguono le ricerche con curiosità  la speranza che si trovi qualcosa utile a risolvere il giallo. “Abbiamo paura, bisogna trovare chi è stato o non vivremo tranquilli”.

In bici contromano

Anche oggi, probabilmente, verranno sentiti nuovi possibili testimoni mentre sarebbe stato riconosciuto il misterioso uomo in bicicletta che percorreva in contromano via Castegnate a Terno d’Isola proprio mentre Sharon Verzeni veniva accoltellata. Gli investigatori sarebbero giunti alla sua identificazione incrociando le testimonianze dei residenti con i filmati delle telecamere della zona, dagli abiti al modello di bicicletta. È lui il killer o è il testimone chiave del femminicidio?

Un secondo uomo in bici?

Ma non sarebbe stato l’unico uomo in bici quella sera nelle vicinanze del luogo dell’omicidio. Secondo l’Eco di Bergamo, c’era anche un altro ciclista. Non è stato specificato se sia passato prima o dopo l’aggressione mortale e non sarebbe stato ancora identificato anche se i carabinieri avrebbero un’idea su chi possa essere.