Roma, 30 novembre 2019 - Sarà interrogata mercoledì Anastasiya Kylemnyk, la fidanzata di Luca Sacchi ucciso nella notte tra il 23 e il 24 ottobre scorso davanti a un pub a Roma. Da ieri la giovane è indagata per il tentato acquisto di droga e per lei è scattato l'obbligo di firma.
Intanto la procura della capitale è convinta che possa esserci un 'finanziatore' dietro la fallita compravendita dei 15 chilogrammi di stupefacente. Insomma una terza persona potrebbe aver fornito i 70mila euro necessari ad Anastasiya e a Giovanni Princi (amico della vittima e ora in carcere). "Da dove venisse, poi, il denaro, se raccolto dai giovani o proveniente da un finanziatore che li aveva assoldati (come più probabile), non si può affermare con certezza", si legge infatti nella richiesta delle ultime cinque custodie cautelari.
Dunque ora le indagini potrebbero concentrarsi sulla provenienza del denaro. Princi - specificano però sempre i magistrati - "non è alla prima esperienza". Per gli inquirenti "è inserito stabilmente in contesti criminali, in passato aveva concluso altri acquisti sì da essere definibile cliente degli spacciatori indagati, preserva le sue relazioni criminali non offrendo alcun contributo alle indagini benché l'ucciso fosse un suo amico dai tempi del liceo".