Domenica 23 Febbraio 2025
REDAZIONE CRONACA

Roberto “Rambo” Bolzoni ucciso a Lodi con 35 coltellate: fermati zio e nipote, frequentavano lo stesso centro scommesse

Omicidio del 61enne, svolta nell’indagine. Fermati nella notte Roberto Zuccotti e Andrea Gianì, 48 e 28 anni: hanno rapinato collana, fede e cellulare e provato a lavare via il sangue della vittima dalla suola delle scarpe

Roberto Bolzoni è stato trovato morto all'interno della sua auto a Lodi

Roberto Bolzoni è stato trovato morto all'interno della sua auto a Lodi

Lodi, 23 febbraio 2025 – Svolta nel delitto di Roberto Bolzoni, il 61enne detto “Rambo” trovato morto martedì sera nella sia auto in piazza Omegna a Lodi, trafitto da 35 coltellate al collo e al volto. Due uomini, zio e nipote, sono stati sottoposti nella notte a fermo di indiziato di delitto dalla Procura di Lodi e i carabinieri. Si tratta di Roberto Zuccotti, 48 anni con precedenti, e Andrea Gianì, 28 anni. Conoscevano la vittima per la comune frequentazione del centro Snai e lo avrebbero ucciso per rapinarlo di una collana, la fede e il cellulare.

Lo avrebbero colpito con un coltello di piccole dimensioni 35 volte tra il collo e la testa. I provvedimenti emessi dalla procuratrice Laura Pedio e dalla sostituta Martina Parisi, che hanno coordinato il lavoro dei carabinieri del nucleo investigativo di Lodi e del Ris di Parma, dovranno essere convalidati dal gip lodigiano nei prossimi giorni.

Il tentativo di lavare via il sangue

I due uomini fermati stanotte, che si trovano ora in carcere a Lodi, hanno provato a lavare al meglio le loro scarpe sulle quali i tamponi eseguiti dai carabinieri hanno indicato la presenza di sangue umano. Un lavaggio che, però, non ha evitato la scoperta molto significativa per gli inquirenti. Il fermato più anziano ha precedenti per spaccio e reati contro il patrimonio. Zuccotti si è avvalso della facoltà di non rispondere mentre il nipote non ha fatto nessuna ammissione.

Chi era la vittima

Bolzoni, disoccupato da oltre vent’anni, ha vissuto grazie all’eredità dei genitori e ai sussidi che percepiva il fratello Mario, invalido, morto un paio di anni fa e di cui Roberto si è sempre preso cura. Da dieci anni era sposato con Li, donna di origini cinesi. Passava le giornate tra il bar Seven, la Trattoria del Dosso a Lodi Vecchio e il punto scommesse di via Villani. Anche domenica scorsa, la mattina era passato a bere il suo consueto caffè al bar Seven. Da lì, si era diretto verso la stazione per raggiungere il centro scommesse. Poi il rientro a casa. Questo l’ultimo tragitto noto di Bolzoni, prima della scoperta del cadavere in auto.