Sabato 21 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Omicidio Mollicone, la Corte cita Pasolini: "Non abbiamo prove"

La Corte d'Appello di Roma ha ribadito l'assoluzione del maresciallo Mottola e altri imputati per l'omicidio di Serena Mollicone, mancando prove concrete.

La Corte d'Appello di Roma ha ribadito l'assoluzione del maresciallo Mottola e altri imputati per l'omicidio di Serena Mollicone, mancando prove concrete.

La Corte d'Appello di Roma ha ribadito l'assoluzione del maresciallo Mottola e altri imputati per l'omicidio di Serena Mollicone, mancando prove concrete.

Più di 50 pagine per ribadire che non ci sono elementi per ritenere il maresciallo dei carabinieri Franco Mottola, sua moglie Annamaria ed il loro foglio Marco gli assassini di Serena Mollicone, la liceale di 18 anni scomparsa da Arce il primo giugno 2021 e trovata morta tre giorni più tardi nel bosco Fonte Cupa della vicina Monte San Giovanni Campano. Meno elementi ancora ci sono per ritenere complici i carabinieri Francesco Suprano e Vincenzo Quatrale. Lo hanno scritto i giudici della I sezione della Corte d’Assise d’Appello di Roma depositando le motivazioni della sentenza con cui il 12 luglio scorso hanno confermato l’assoluzione degli imputati. Tutti erano già stati assolti al termine del primo processo celebrato davanti alla Corte d’Assise di Cassino. La Corte ha citato Pier Paolo Pasolini: "Qui, nelle Aule di giustizia, non può albergare la polemica frase (scritta, peraltro, cinquant’anni fa, in un articolo di analisi storico-politica, non giudiziaria) di un noto intellettuale. Diceva io so. Ma non ho le prove".