Mercoledì 25 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Omicidio Giuseppe Castiglione, la svolta 23 anni dopo: tre arresti nel clan Giglio

Nel 2000 il delitto di ‘ndrangheta a Strongoli (Crotone). Il pentito-testimone: “Così lo abbiamo ucciso”

Omcidio Castiglione a Strongoli, svolta dopo 23 anni: 3 arresti

Crotone, 30 agosto 2023 – A 23 anni di distanza dai fatti, i carabinieri chiudono il cerchio nelle indagini sull’omicidio di Giuseppe Castiglione, uomo di ‘ndrangheta ucciso nel 2000 nel territorio di Strongoli (Crotone). Oggi i militari del Nucleo Investigativo del comando provinciale di Crotone hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, nei confronti di tre indagati, sospettati di omicidio aggravato da premeditazione e da metodo mafioso. Si tratta di Salvatore Giglio, 58 anni, ritenuto il boss dell’omonima cosca, dominante a Strongoli, accusato di essere il mandante del delitto, Mario Giuseppe Fazio, 53 anni, e Luigi Lidonnici, 60 anni, ritenuti gli esecutori.  

Giuseppe Castiglione scomparve nel nulla il 29 gennaio del 2000. Si era allontanato dalla sua casa di Strongoli su un motorino che venne poi ritrovato abbandonato. Gli inquirenti sospettarono subito un caso di lupara bianca: la vittima infatti risultava affiliata al clan  ‘Giglio - Levato - Valente’, che comandava dal Comune di Strongoli alle frazioni nord di Crotone. 

Il pentito super testimone

La svolta nell’inchiesta è arrivata grazie alla dichiarazione di tre pentiti, tra cui Francesco Tornicchio, anche lui esecutore materiale dell’omicidio, e condannato all'ergastolo per la cosiddetta strage dei campetti nella quale venne ucciso per sbaglio il piccolo Dodò Gabriele, di 11 anni. Il delitto Castiglione sarebbe conseguenza di una lotta interna alla cosca Giglio.  “Castiglione Giuseppe fu attirato in una trappola – ha raccontato Tornicchio alla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro – poiché gli fu detto che a casa di Peppe Fazio avrebbe avuto a disposizione droga che io avevo procurato. E quindi fu invitato”.

La trappola e l’agguato 

Castiglione "fu accompagnato da Luigi Lidonnici, prese la moto e si portò a casa sua; nel tragitto fu chiamato da Peppe Fazio che lo invitò a casa per le ragioni sopra descritte, quindi arrivato a casa, fu invitato nel retro dove era ubicato un piccolo magazzino. Ricordo che il Castiglione fu invitato dietro casa del Fazio e io gli diedi una dose di eroina; mentre questi era intento a squagliare la dose, da dietro Fazio Peppe gli puntò la pistola alla testa e lo uccise. Poi caricammo il cadavere su una Fiat Ritmo bianca rubata (io feci una staffetta con la mia Renault Twingo per bonificare il percorso). Il cadavere fu trasportato e seppellito in un terreno tra Strongoli e Rocca di Neto. Nel 2002/2003 il cadavere fu spostato dal Fazio nei pressi del fiume Neto”. 

Crotone, l'ultimo posto dove è stato seppellito il corpo di Castiglione, vicino al fiume Neto (Ansa)
Crotone, l'ultimo posto dove è stato seppellito il corpo di Castiglione, vicino al fiume Neto (Ansa)

Gli arresti 

Mario Giuseppe Fazio è stato arrestato stamani a Strongoli: era appena tornato in libertà dopo aver scontato 10 anni di carcere per un altro delitto, l’omicidio di Michele Masucci. Salvatore Giglio, invece, si trovava già in stato di detenzione nel carcere di Nuoro, mentre Lidonnici è stato catturato in Germania. La polizia giudiziaria ha perquisito gli indagati e le loro abitazioni.