Giovedì 26 Settembre 2024

Omicidio Genova, si cerca la testa di Mahmoud. Sommozzatori tra gli scogli di Chiavari

A fornire indicazioni uno dei due indagati per il delitto del giovane barbiere egiziano ucciso e mutilato da due connazionali

Ahmed Abdelwahab e Mohamed Ali Abdelghani, accusati dell'omicidio di Genova (Ansa)

Ahmed Abdelwahab e Mohamed Ali Abdelghani, accusati dell'omicidio di Genova (Ansa)

Genova, 1 agosto 2023 - Sono in corso le ricerche della testa di Mahmoud Abdalla, il giovane barbiere egiziano ucciso nella notte tra domenica 23 e lunedì 24 luglio e il cui cadavere è stato mutilato. I carabinieri del nucleo Subacquei del comando di Genova stanno ispezionando l'area lungo la scogliera della colmata a mare di Chiavari, a ponente della foce dell'Entella. Ieri, nella stessa zona, in spiaggia, sono state recuperate le mani del ragazzo.

È stato uno degli indagati, Mohamed Ali Abdelghani detto Bob, a collaborare con gli investigatori dando indicazioni sul luogo dove si potrebbe ancora trovare la testa. "È sconvolto – ha detto il suo difensore, l'avvocato Salvatore Calandra –. Ma vuole collaborare, tanto che ha dato indicazioni che possono far ritrovare la testa mozzata di Mahmoud". "Bob è arrivato in Italia da clandestino, qui ha ritrovato il fratello ed è stato coinvolto in una cosa terribile. Non fa che piangere, è totalmente sconvolto. Ma la sua posizione è chiara: è finito dentro una cosa che davvero non si aspettava. È stato minacciato e ha avuto paura per la sua famiglia", ha aggiunto il legale che ha visitato l'uomo in carcere.

Anche la comunità musulmana si dice "sconvolta". "Abbiamo pregato per Mahmoud, una preghiera collettiva con alcuni dei suoi amici che sono tutti molto tristi e arrabbiati – ha detto l'imam Husein Salah –. La nostra legge vieta di sfigurare un defunto, è un'offesa a lui e ai suoi familiari. Quel che è successo è terribile e per di più per una cosa così futile", ha aggiunto l'imam. "So che Ahmed Abdalla, fratello del defunto (che è in Italia da oltre un anno e lavora per una ditta edile a Milano, ndr) si è incaricato di avvertire la madre in Egitto – ha concluso l'imam –. Le esequie? Quando sarà possibile lo seppelliremo nel Maqbara vicino al cimitero di Staglieno. E la testa dovrà essere seppellita con lui".

Per il delitto è indagato anche il datore di lavoro del diciannovenne, Mohamed Ali Abdelghani detto Tito. Prima del delitto – secondo quanto raccontato da Bob agli inquirenti – l’uomo aveva minacciato il titolare della barberia dove Mahmoud voleva andare e dove aveva fatto alcuni giorni di prova.