Sabato 15 Marzo 2025
STEFANO ZANETTE
Cronaca

Alberto Stasi e la riapertura del caso di Garlasco, il suo legale: “Tra speranza e attesa, ribadisce la sua innocenza”

Fine pena nel 2030, ma da due anni può uscire dal carcere per lavorare. Intanto il fratello di Chiara, Marco Poggi, continuerebbe a sentire ogni giorno Sempio

Andrea Stasi, ex fidanzato di Chiara, sta scontando una condanna a 16 anni

Andrea Stasi, ex fidanzato di Chiara, sta scontando una condanna a 16 anni

Garlasco (Pavia), 15 marzo 2025 –  “Sta vivendo un misto di emozioni”. L’avvocato Antonio De Rensis, che insieme alla collega Giada Bocellari difende Alberto Stasi, risponde così alla domanda su come l’ex bocconiano stia affrontando questi giorni di riapertura dell’indagine sull’omicidio di Chiara Poggi, sua fidanzata all’epoca del delitto dell’agosto 2007. Condannato a 16 anni di carcere, fine pena nel 2030, il 41enne detenuto a Bollate ha ottenuto già dal 2023, dal Tribunale di sorveglianza di Milano, il lavoro esterno, per mansioni contabili e amministrative. Esce ogni giorno dal carcere per tornarci alla sera. Una routine spezzata però in questi giorni dalla notizia della riapertura delle indagini: dopo le bocciature delle richieste di revisione, questa ulteriore indagine gli ha riacceso la speranza? “Speranza sì, ma anche attesa”, risponde il legale, consapevole che le indagini non avranno tempi brevi. Stasi si è sempre proclamato innocente, soddisfatto dalle prime due assoluzioni, ribaltate però dal rinvio della Cassazione all’Appello bis che lo ha invece condannato, con sentenza poi diventata definitiva nel 2015. “Resta in attesa – aggiunge ancora l’avvocato de Rensis – della verità e della giustizia. Per tutti, non solo per lui”.

Sull’altro fronte di questa intricata e lunghissima vicenda giudiziaria, altri due protagonisti stanno vivendo emozioni contrastanti. Marco Poggi, fratello di Chiara, e l’amico Andrea Sempio, 18 e 19 anni all’epoca del delitto, anni oggi raddoppiati in un’amicizia che non è stata intaccata neppure dalla prima indagine conclusa con l’archiviazione del 2017. Fra i due amici i rapporti non sarebbero cambiati neppure in questi giorni e anzi Marco chiamerebbe Andrea tutti i giorni per dargli conforto e supporto. Come già 8 anni fa, anche la riapertura dell’indagini sull’omicidio della sorella Chiara non avrebbe scalfito la fiducia di Marco nei confronti di Andrea. Lo ha sottolineato ieri la legale Angela Taccia, che difende Sempio insieme a Massimo Lovati, e che del suo assistito è amica da quando erano ragazzi. E in questi giorni lo vede “sconvolto, non tanto per se stesso, perché dice che lui comunque questa cosa può affrontarla, può difendersi perché non ha fatto nulla”. Ma quello “che lo terrorizza di più e lo distrugge – aggiunge – sono le conseguenze sui suoi genitori, sulla famiglia Poggi, che vive ancora un calvario, e su Marco”.

La famiglia Poggi, assistita dall’avvocato Gianluigi Tizzoni, in questi giorni ha solo espresso sgomento per le nuove indagini che dopo 18 anni riaprono la ferita per la perdita della figlia, convinti della colpevolezza di Alberto Stasi: se lui si è sempre proclamato innocente, i genitori di Chiara non gli hanno mai creduto.