Lunedì 3 Febbraio 2025
AMADORE AGOSTINI
Cronaca

Firenze, mistero sull’ultima notte di Ashley: "Conosceva il suo assassino"

L’americana strangolata in casa, il fidanzato sentito per ore

Ashley Olsen col fidanzato Federico Fiorentini

Firenze, 11 gennaio 2016 - Non c'era niente da rapinare in casa di Ashley Olsen, la 35enne americana trovata morta nel monolocale preso in affitto in Santo Spirito, quartiere degli artisti. Ma anche dei tossici, dei viveur della notte senza fine. In casa di Ashley c’era solo Ashley che per qualcuno aveva un gran valore. Tanto da uccidere per lei. Tanto da ucciderla. Un mistero ancora la sua morte. E l’unico ‘testimone’ sembra essere il suo cagnolino, Scout, un beagle dal quale lei non si separava mai e che adesso è affidato a una amica, la vicina di casa. Gli investigatori della squadra Mobile non scartano altre piste come quella di un gioco erotico. Quei laccetti neri trovati accanto al corpo senza vita dell’artista americana potrebbero essere l’arma di un delitto o lo strumento di un piacere disperato, finito in tragedia. Anche se la pista principale resta quella di un omicidio d’impeto. Non studiato, non preparato. E l’assassino una persona che aveva con lei una tale ‘familiarità’ da farla sentire libera di stare con lui completamente nuda con indosso solo un paio di calzini.   LE INDAGINI. Il fidanzato con il quale aveva litigato 3 giorni fa, la stessa persona che, assieme alla padrona di casa, ha trovato il cadavere di Ashley, è stato ascoltato a lungo negli uffici della questura di Firenze. È un artista piuttosto noto, si chiama Federico Fiorentini, ha 43 anni, con una fedina penale pulita e nessun sospetto a pesargli addosso. Era letteralmente distrutto quando i poliziotti l’hanno trovato. Incapace di accettare questa morte. Lo hanno ‘torchiato’ per ore, subito a caldo, ma avrebbe dato conto di ogni movimento. Sarà sentito di nuovo anche oggi e forse nei prossimi giorni dal pm. Altri amici sono stati interrogati, ma non avrebbero rivelato niente che la polizia non sapesse già.    LA RAGAZZA, che in città faceva lavoretti saltuari come baby-sitter e dog sitter, è stata vista l’ultima volta al Montecarla, un locale della movida fiorentina a due passi da Ponte Vecchio nella notte tra giovedì e venerdì scorso. Da lì sarebbe uscita dopo le 3 di notte, da sola, senza l’amica che l’aveva accompagnata. C’è un altro ‘passaggio’ che gli investigatori della mobile hanno potuto controllare, poi inzia il giallo.  E qui compaiono le telecamere di sicurezza. Non c’è nessun impianto puntato contro il portone di casa in via Santa Monaca al 3, ma intorno c’è un reticolo importante di videoregistrazioni delle ‘telecamere amiche’ del Comune e di quelle private.    GLI INVESTIGATORI si stanno facendo gli occhi rossi davanti a chilometri di nastri di videoriprese. Se in un frame comparisse la ragazza che arriva a casa con qualcuno sarebbe un punto di partenza e forse di arrivo, fondamentale. Altrimenti l’assassino bisogna individuarlo tra centinaia e centinaia di volti. Attraverso una delle telecamere deve essere passato per forza anche perché il delitto non sembra comunque premeditato quindi arrivando a casa non deve aver preso particolari precauzioni. Un’altra indagine tecnica in corso è quella che riguarda l’analisi dei tabulati telefonici e dell’attività del pc di Ashley trovato e sequestrato nel monolocale. L’ingaggio delle cosiddette celle telefoniche porterà gli investigatori sui passi di lei e magari del suo accompagnatore. Il computer invece avrebbe lavorato fino all’ora di pranzo di venerdì. Quindi Ashley era ancora viva.  Oggi pomeriggio potrebbe svolgersi l’autopsia. Intanto dall’esame esterno i periti non avrebbero riscontrato elementi di una violenza sessuale. L’esame autoptico dovrà anche stabilire se sotto le unghie della vittima c’è il Dna del killer oppure se sia stata lei stessa, nel disperato tentativo di allentare la morsa che la stava soffocando, a provocarsi alcune escoriazioni sul collo.