Domenica 28 Luglio 2024

Omicidio Cecchettin, papà Turetta al figlio:: "Hai avuto un momento di debolezza"

Nicola Turetta incoraggia il figlio in carcere per omicidio, sottolineando che non è un mafioso o un terrorista ma deve laurearsi. La famiglia della vittima denuncia la normalizzazione della violenza.

Omicidio Cecchettin, papà Turetta al figlio:: "Hai avuto un momento di debolezza"

Nicola Turetta incoraggia il figlio in carcere per omicidio, sottolineando che non è un mafioso o un terrorista ma deve laurearsi. La famiglia della vittima denuncia la normalizzazione della violenza.

"Hai fatto qualcosa, però non sei un mafioso, hai avuto un momento di debolezza. Non sei un terrorista. Devi farti forza. Non sei l’unico. Però ti devi laureare". È quello che Nicola Turetta dice al figlio Filippo, in carcere per l’omicidio di Giulia Cecchettin, nel colloquio del 3 dicembre scorso nel carcere di Verona. La conversazione, intercettata, è all’interno del fascicolo processuale. Era il primo incontro con i genitori, dopo la cattura in Germania per l’uccisione di Giulia. "Ci sono altri 200 femminicidi – dice il padre –. Avrai i permessi per uscire, la libertà condizionale. Non è colpa tua, non potevi controllarti". "Per Giulia, per tutti gli altri ‘duecento’ femminicidi, nessuna vittima resti solo statistica", scrive Elena Cecchettin, sorella di Giulia, su Instagram. Vittime non di mostri, ribadisce, "ma di una normalizzazione sistematica della violenza".