Firenze, 10 gennaio 2025 – Tre arresti per l'omicidio del 17enne Maati Moubakir, ucciso il 29 dicembre a Campi Bisenzio dopo una notte in discoteca. Si tratta di Francesco Pratesi, 18 anni, Denis Mehmeti, 20, e Ismail Arouizi, 22.
Agli indagati è stato contestato l’omicidio volontario con le circostanze aggravanti dall'aver agito per futili motivi e con crudeltà, alla luce della particolare efferatezza dell'azione criminosa, palesata nell'azione delittuosa nonostante la giovanissima età degli indagati.
Nelle scorse ore era emersa la notizia di sei indagati per il delitto: giovani fra i 18 e i 22 anni, di Campi Bisenzio, almeno tre vicini di casa tra loro. Cinque sono italiani di seconda generazione, uno, il più giovane, è di una famiglia del posto, conosciuta. Sono tutti accusati di omicidio volontario.
Agghiacciante la ricostruzione di quanto accaduto la sera del 29: intorno alle 6 il branco rincorse
Maati fino a via Tintori, lo picchiò con mazze e calci, quindi lo accoltellarono alla schiena mentre scappava. Maati si rifugiò sull’autobus 30 ma lo tirarono giù di peso prima che si chiudessero le porte. Ormai stremato, lo colpirono con altre coltellate, al torace, al cuore.
"Mi piacerebbe sapere come stanno i genitori di quei giovani che hanno ammazzato mio figlio”, aveva detto la madre Silvia Baragatti, sconvolta nel leggere insieme al padre di
Maati, Farid Moubakir, l'atto giudiziario dove compare la prima ricostruzione ufficiale sulle modalità dell'assassinio di loro figlio. “Io come sto? - ha aggiunto - Come una madre che ha perso un figlio”.
Stamani è stata eseguita l’autopsia all'istituto di Medicina Legale di Firenze: secondo quanto emerso Maati Moubakir venne colpito da cinque coltellate, due alla schiena mentre il branco lo inseguiva, una al sopracciglio e le ultime due al cuore, quelle letali. Il giovane inoltre, secondo quanto è emerso, è stato colpito con due coltelli diversi, prima alla schiena, con le coltellate che hanno colpito il rene e vicino alla colonna vertebrale, mentre quelle al cuore - una l'ha colpito in pieno, l'altra appena sotto - sono state sferrate quando Maati è stato tirato giù dall'autobus sul quale aveva cercato di salvarsi. Sul corpo, inoltre, sono state rilevate escoriazioni e ematomi a causa delle percosse e del pestaggio.