Giovedì 27 Febbraio 2025
REDAZIONE CRONACA

Delitto di Lodi, portafogli e telefono di Roberto Bolzoni trovati davanti alla casa di uno dei presunti assassini

Gli oggetti sono stati rinvenuti dai carabinieri nei pressi dell’abitazione di Andrea Gianì, indagato per l’omicidio insieme allo zio Roberto Zuccotti. Ora si attendono le analisi scientifiche

Roberto Bolzoni (nel riquadro) e l'auto in cui è stato ritrovato il corpo

Roberto Bolzoni (nel riquadro) e l'auto in cui è stato ritrovato il corpo

Lodi – Dopo settimane di ricerche, giovedì mattina sono stati trovati il portafogli e il telefono di Roberto Bolzoni, l’uomo di 61 anni ucciso con 35 coltellate nella sua automobile in piazza Omegna a Lodi lo scorso 18 febbraio. Entrambi gli oggetti sono stati rinvenuti dai carabinieri del Nucleo investigativo di fronte all’abitazione di Andrea Gianì, il giovane di 29 anni che, insieme a Roberto Zuccotti (49 anni), è indagato dell’omicidio del sessantunenne.

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I due indagati, zio e nipote, sono stati sottoposti a fermo domenica scorsa. Mentre Zuccotti, che ha precedenti per spaccio, si è avvalso della facoltà di non rispondere, Gianì ha ribadito la sua estraneità ai fatti. Gli inquirenti avevano rilevato delle impronte digitali di Zuccotti sul veicolo in cui è stato trovato il corpo di Bolzoni. Da quella traccia, sono riusciti a risalire ai due uomini grazie all’analisi dei video delle telecamere di sicurezza del centro scommesse Snai di via Villani.

Ora portafogli e cellulare saranno saranno sottoposti ad analisi scientifiche. Proseguono le ricerche per ritrovare la collana e i due anelli d’oro che si ipotizza siano stati sottratti alla vittima dai suoi assassini e anche l’arma del delitto.