Sabato 22 Marzo 2025
REDAZIONE CRONACA

L’Aquila, litiga col fratello per l’eredità e lo investe con l’auto: arrestato per omicidio

La vittima è Stefano Lanciani, 60 anni, professore in due istituti superiori cittadini. Sarebbe stato aggredito a martellate e poi investito dal fratello minore

Il personale dell'elisoccorso (foto d'archivio)

Il personale dell'elisoccorso (foto d'archivio)

L’Aquila, 25 marzo 2025 – Uccide il fratello, investendolo più volte con l’auto, dopo un diverbio. È una tragedia dai contorni familiari, forse legata a questioni di eredità, quella accaduta oggi a l’Aquila. Intorno alle 13.30, nella zona di Pettino, un uomo è stato trovato morto a ridosso di un cavalcavia. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, Davide Lanciani, 55 anni, avrebbe investito e ucciso il fratello Stefano, 60 anni, dopo un violento scontro in strada in via Peltuinum.

L'uomo ha tentato la fuga, ma è stato bloccato da due allievi finanzieri mentre in un momento successivo è intervenuta una vettura dei carabinieri che ha constatato la flagranza di reato: i militari hanno così bloccato il 55enne che ora dovrà rispondere di omicidio volontario. Le indagini sono coordinate dalla Procura e affidate ai carabinieri, con il supporto della polizia locale che ha effettuato i rilievi e ha disposto il temporaneo blocco del traffico.

Inizialmente si era pensato a uno speronamento tra le auto dei due fratelli, una Volksvagen Polo e una Panda gialla, nei pressi di casa del minore, dove i due avevano deciso di incontrarsi. Invece, stando ai primi accertamenti, i due avrebbero avuto un'accesa discussione in strada, l'aggressore avrebbe colpito il fratello con un martello. A causa del colpo ricevuto, Stefano Lanciani sarebbe caduto a terra e a quel punto il fratello Davide lo avrebbe travolto con la sua auto, coinvolgendo anche un terzo veicolo. La vittima è rimasta agganciata all'auto dell'aggressore che, saltando un muretto di cinta, è finita in una stradina privata. Di qui, il tentativo di fuga di Davide Lanciani.

Stefano Lanciani è stato trasportato nel vicino ospedale San Salvatore in condizioni disperate. Poco dopo, i medici hanno dovuto constatarne il decesso. Il pm Roberta D'Avolio ha disposto l'autopsia sul corpo del 60enne, perito tecnico che lavorava come insegnante in due scuole superiori della città, l'Istituto tecnico industriale Amedeo d'Aosta e l'Ipsiasar Leonardo Da Vinci.