Sabato 4 Gennaio 2025
REDAZIONE CRONACA

Omeonga denuncia: “La polizia mi ha picchiato”. Il video in aereo. Polaria: “Era in black list di Israele”

È successo a Fiumicino. L’ex calciatore del Genoa sui social: “Mi hanno gettato a terra, un agente mi ha premuto il ginocchio contro la testa. Il razzismo affligge la società”. Uno dei poliziotti ha sporto denuncia per lesioni

Roma, 1 gennaio 2025 – Il calciatore belga Stephane Omeonga – con un passato in Italia fra Genoa, Avellino e Pescara e ora in forza al Bnei Sakhnin, nella serie B israeliana – sostiene di essere stato vittima di brutalità poliziesca all’aeroporto di Fiumicino. La denuncia arriva su un post Instagram, a poco più di una settimana dell’accaduto: “Il 25 dicembre sono stato vittima della brutalità della polizia. Durante un volo tra Roma e Tel Aviv, dopo essere salito a bordo e aver preso posto, uno steward mi ha avvicinato per un presunto problema con i miei documenti e mi ha chiesto di lasciare l'aereo”. Inizia così il racconto, correlato da un video che testimonia la violenza subita di lì a poco. “Confidando nella validità dei miei documenti – continua il calciatore 28enne – gli ho chiesto con calma che tipo di problema fosse. È stata chiamata la polizia e sono stato ammanettato e portato via con la forza dall'aereo”.

omeonga
Stephane Omeonga e uno screenshot del video (Instagram)

Nel filmato, due poliziotti sono ripresi mentre costringono Omeonga ad alzarsi prendendolo per il collo, per poi scortarlo fuori dall’aereo. “Una volta fuori dall'aereo – continua la ricostruzione – lontano dalla vista dei testimoni, la polizia mi ha violentemente gettato a terra, mi ha picchiato e uno di loro ha premuto il ginocchio contro la mia testa. Sono stato poi portato in un veicolo della polizia, ammanettato come un criminale, fino all'aeroporto”. “È arrivata un'ambulanza, ma io, in stato di choc, non ero in grado di rispondere alle domande dei paramedici. Poco dopo, dalla radio dell'auto della polizia ho sentito dire: 'Ha rifiutato le cure mediche, va tutto bene'. Questo era completamente falso, ho chiesto di portarmi in ambulanza, spaventato da quello che la polizia poteva farmi”. 

Omeonga racconta poi di essere stato condotto in una “stanza grigia, senza cibo né acqua, e lasciato in uno stato di totale umiliazione per diverse ore”, per poi scoprire, una volta rilasciato, che “un agente di polizia aveva sporto denuncia per le lesioni presumibilmente causate durante l'arresto”. “Questo arresto è solo la punta visibile dell'iceberg – conclude sul post – Molte persone che mi somigliano non possono trovare lavoro, non hanno accesso alla casa o non possono partecipare agli sport che amano, semplicemente perché sono nere. Dobbiamo essere uniti e alzare la voce per educare coloro che ci circondano, i nostri colleghi, vicini e amici, su questo problema che affligge la nostra società e ne ostacola il progresso”.

Fonti di polizia hanno poi sottolineato che l’intervento della Polaria è stato dettato dal fatto che Omeonga si trova sulla blacklist di Israele, ed è quindi persona non gradita nel Paese. A richiedere l’operazione sarebbero stati il capo scalo e il comandante della compagnia aerea. Prima del momento filmato e condiviso dal calciatore, ci sarebbe stata una mediazione di 40 minuti, secondo quanto riferiscono le stesse fonti. Oltre alla denuncia per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, Omeonga rischia dunque anche una per diffamazione