Roma, 6 luglio 2024 – Togliere l’obbligo vaccinale per i bambini sotto i 16 anni. A chiederlo è un emendamento al decreto liste d’attesa avanzato dal leghista Claudio Borghi. In particolare l’emendamento chiede che i vaccini principali non siano più obbligatori ma solo “raccomandati” rivedendo anche la norma che impedisce l’iscrizione agli asili per i piccoli non vaccinati.
Nuovo blitz della Lega in chiave no vax: con un emendamento, sottoscritto dal leghista Claudio Borghi e proposto al decreto liste d'attesa al vaglio del Senato, si chiede di cancellare l'obbligo vaccinale per i minori fino a 16 anni e i minori stranieri non accompagnati.
I vaccini per i bambini
In particolare, che i vaccini contro morbillo, rosolia, parotite e varicella non siano più obbligatori, ma solo "raccomandati”, a differenza di quanto prevede oggi la legge del 2017. Altra richiesta è consentire che i bambini che non sono stati vaccinati per quelle malattie possano essere iscritti al nido e alle scuole per l'infanzia (comprese quelle private non paritarie).
Il parere dei pediatri
Una proposta che sta già sollevando un polverone. Una petizione è stata infatti lanciata su Change.org per ribadire che “non è il momento di abolire la legge sull'obbligo vaccinale'. A lanciarla sul web è il pediatra Rocco Russo a sostegno dell'obbligo vaccinale previsto dalla legge Lorenzin. "La Legge sull'obbligo vaccinale per l'accesso a scuola, con tutte le criticità del caso, si è dimostrata un valido strumento per aumentare gli specifici livelli di coperture vaccinali", ribadisce la petizione.
Le reazioni della politica
"Lo stop all'obbligo vaccinale per i bambini è una sciocchezza scientifica che avrebbe conseguenze pericolose e non fa parte del programma di governo che punta alla tutela dei minori e dei più fragili, sia in campo sanitario sia in quello economico e sociale”. Lo afferma il presidente di Noi moderati, Maurizio Lupi, commentando l'emendamento proposto dalla Lega al decreto liste d'attesa. “È responsabilità della politica - aggiunge - rinnovare ogni giorno la fiducia nei confronti della ricerca medica: se oggi l'aspettativa di vita si è notevolmente allungata è perché la scienza ci ha messo a disposizione nuovi farmaci e nuove terapie. Mettere in dubbio la fiducia nella ricerca è da irresponsabili”.
"L'obbligo vaccinale" previsto dalla legge Lorenzin "non ha portato a nessuno risultato, lo strumento migliore è l'informazione ai cittadini. A me risulta che ci sia un aumento nella popolazione del rifiuto dei vaccini. Ricordiamoci anche la lezione del Covid". Così il senatore della Lega, Claudio Borghi, che ha presentato due emendamenti, (3.0.7 e 3.0.8) al Ddl sulle liste d'attesa – in discussione in Parlamento – per "la revisione dell'obbligatorietà dei vaccini" e "in materia di consenso per l'alimentazione del Fascicolo sanitario elettronico", rispettivamente.
Borghi: “Non sono un no vax”
"L’emendamento chiede di cancellare la legge Lorenzin e tornare allo stato 'ex ante', ovvero togliere l'obbligo dei dodici vaccini, e tornare a quattro obbligatori, e otto consigliati", spiega Borghi contattato al telefono dall'Agi. "Siamo gli unici in Europa, insieme alla Francia, ad avere una cosa del genere. Non mi pare che i risultati siano fantastici – lamenta Borghi –: chi non voleva farli fare ai figli non va all'asilo e non mi sembra una buona idea. Io ritengo che gli obblighi non siano la soluzione. C'è un motivo per cui sono una 'extrema ratio' in tutto il mondo. Il morbillo è una malattia pericolosa: se tu lo presenti come pericoloso e consigli il vaccino, la gente lo fa, se obblighi i genitori a fare 12 vaccini di fila alla fine non li fanno". "Se fossi no vax farei una proposta per abolire i vaccini – obietta il leghista –. Invece, dato che penso che in molti casi una buona copertura vaccinale sia utile, bisogna togliere l'obbligo perché l'obbligo porta con sè il rifiuto e di conseguenza un calo della copertura vaccinale".
Lorenzin: “Una follia”
"Purtroppo proposte del genere non hanno nulla di scientifico. Lisciano solo il pelo ai No Vax e minano la fiducia tra il cittadino e il medico. E questo è il problema”. Lo dice all'Ansa l'ex ministro e madre della legge del 2017, Beatrice Lorenzin commentando l'emendamento a firma Borghi (Lega). La deputata dem sottolinea che “gli epidemiologi, chi lavora sul campo, dicono che non è questo il momento di ritornare al passato”. “L'obbligo vaccinale ha funzionato e sta funzionando”, ha aggiunto ricordando che la norma fu voluta “come strumento forte per il raggiungimento rapido dell'obiettivo di una copertura vaccinale del 95%”.