Roma, 10 gennaio 2021 - Divieto di spostarsi anche tra regioni gialle, stretta anti-movida, rinvio dell'apertura degli impianti da sci: sono questi alcuni dei nodi su cui starebbe lavorando il governo, in vista del nuovo Dpcm che sarà adottato il 16 gennaio e sostituirà quello 3 dicembre, in scadenza il 15 gennaio. Oggi il premier Giuseppe Conte ha incontrato i capidelegazione della maggioranza e, a quanto si apprende, sembra già confermato il coprifuoco alle 22, mentre si inserirà la nuova zona bianca. Ma è prevista per domani la riunione tra governo e Regioni, convocata dal ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia, dove si farà il punto proprio sulle nuove misure anti-Coronavirus, considerando gli ultimi dati dell'Iss.
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Nel frattempo, il ministro della Salute, Roberto Speranza, su Rai3 ha confermato che "con molta probabilità resterà il divieto di spostamento tra regioni. Con l'ultima ordinanza abbiamo già stretto i parametri e domani incontreremo le regioni e mercoledi sarò in Parlamento e tra giovedì e venerdì ci prepariamo a ulteriore dpcm: saranno confermate le norme vigenti con nuove restrizioni". "C'è inoltre - ha concluso - la variante inglese e quindi mantenere alta l'asticella di attenzione è fondamentale". Vediamo allora quali potrebbero essere, secondo le prime indescrizioni, le restrizioni.
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Stato d'emergenza e coprifuoco
Non è escluso nel prossimo Decreto ci sia la proroga dello stato d'emergenza, in scadenza il 31 dicembre. Sembra infatti che il governo stia valutando la possibilità di estenderlo fino al 30 aprile, prorogandolo quindi per 3 mesi. Sembra invece che sia già stato ribadito il coprifuoco, dalle 5 fino alle 22.
Spostamenti tra Regioni
Potrebbe essere prolungato il divieto di spostamenti anche tra Regioni "gialle". È l'ipotesi che emerge dal vertice di governo, in vista del nuovo Dpcm, con le misure anti contagio, a partire dal 15 gennaio. Sull'ipotesi, viene spiegato, ci si confronterà domani con le Regioni, nell'incontro già programmato. Viene invece smentita, da fonti di governo, l'ipotesi di una stretta nei weekend che renderebbe tutte le regioni "arancioni".
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Tra le norme da inserire nel provvedimento, anche la proroga della regola sulle visite private per sole due persone, esclusi però gli under 14.
Stretta movida: stop asporto bar dopo le 18
Una delle ipotesi al vaglio del governo per il prossimo Dpcm sarebbe quella di varare una stretta anti-movida, vietando l'asporto dalle 18 esclusivamente per i bar. Saranno quindi consentite solo le consegne a domicilio. La proposta dovrà comunque essere sottoposta alle regioni nel vertice di domani con il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia.
Scuole e impianti da sci
Nel Dpcm, oltre alla scuola, entrerà molto probabilmente anche la proroga della chiusura degli impianti da sci, che al momento dovrebbero riaprire il 18 gennaio. Più volte nei giorni scorsi Boccia ha ribadito che potranno riaprire solo quando si sarà tornati alla normalità: "Prima si mettono in sicurezza sanitaria le comunità, prima si fanno tornare a scuola in presenza tutti gli studenti delle scuole superiori e poi si potrà tornare a parlare di impianti da sci".
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Musei aperti in zona gialla
I musei potrebbero riaprire, ma soltanto nelle Regioni gialle. È una delle ipotesi di cui si è parlato nel vertice di governo in vista del nuovo Dpcm, con le misure anti-Covid. "E' una proposta del ministro Franceschini - ha spiegato Speranza -. La valuteremo nelle prossime ore. Dobbiamo capire se è il caso di dare un primo segnale".
Colori delle Regioni
Dopo aver rivisto la soglia dell'indice Rt, abbassandola ad 1 per entrare in zona arancione (era a 1,25) e a 1,25 anziché ad 1,50 per passare alla zona rossa, l'esecutivo punta ad inserire la nuova modifica nel prossimo Dpcm, una propost avanzata dall'Istituto superiore di Sanità e condivisa dal Comitato tecnico scientifico: se l'incidenza settimanale dei casi supera i 250 casi ogni centomila abitanti, la Regione è automaticamente in zona rossa. Ma i governatori non nascondono la loro perplessità alle modifiche: l'automatismo, è il ragionamento, potrebbe finire per penalizzare le regioni più virtuose, quelle che fanno il maggior numero di tamponi.
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L'obiettivo del governo, però, è anche quello di dare un segnale di speranza: per questo nel Dpcm dovrebbe essere introdotta una nuova zona 'bianca' nella quale sarebbero aperte tutte le attività, scuole comprese. Il criterio ipotizzato per accedervi, al momento, sarebbe l'Rt sotto 0,5: una soglia che però ad oggi è ben lontana dall'essere raggiunta dalle regioni.
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