Mercoledì 15 Gennaio 2025
GIOVANNI VOLPONI
Cronaca

Nuovo codice della strada, alcol e droghe: come cambiano le regole

Cosa succede con la stretta del 14 dicembre, voluta dal ministro Matteo Salvini, per chi viene fermato in stato di alterazione dovuto a sostanze stupefacenti. I test salivari e il nuovo limite di alcol alla guida: le novità

Bologna, 16 dicembre 2024 – Dal 14 dicembre è scattata la stretta sull'uso di sostanze stupefacenti alla guida. In sostanza, la revisione del Codice della strada, voluta dal ministero dei trasporti guidato da Matteo Salvini, fa sì che, anche se il conducente non viene colto in un evidente stato di alterazione psico-fisica, la positività alle droghe con un test basti alla comminazione della sanzione relativa.

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Una stretta che ha già creato diverse polemiche. Una su tutti quella del cantautore Vasco Rossi che sui social ha attaccato direttamente il ministro Salvini. Invettiva trasformatasi poi in un botta e risposta andato virale. Ma anche disagi, oltre che multe. Ieri pomeriggio, per esempio, a Chiarastella (in provincia di Padova) è stata fermata anche la ‘slitta’ di Babbo Natale e i bambini di una scuola materna non hanno potuto fare il loro giro delle feste come da tradizione.

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Nuovo codice della strada: cosa cambia

Oltre al fatto che diventa ‘più facile’ prendere una multa, cambia anche il modo in cui vengono gestiti i casi di positività: il testo del nuovo articolo 187 introduce la possibilità di effettuare prelievi di fluidi del cavo orale oltre a quelli della mucosa già effettuati precedentemente. Per arrivare al test rimane in ogni caso necessario che l'agente effettui prima gli accertamenti non invasivi, ovvero i test di mantenimento in equilibrio, alzare le braccia o contare. Se i test evidenziassero dubbi, le forze dell'ordine possono procedere con gli esami tossicologici. Scopo delle analisi è la ricerca di sostanze stupefacenti o dei loro metaboliti, ossia le sostanze derivate da un processo di biotrasformazione a che avviene nel fegato dopo l'assunzione.

Alcol alla guida: come funziona adesso

Il livello di concentrazione di alcol nel sangue (alcolemia) ottimale per guidare dovrebbe sempre essere pari a zero grammi per litro. Le categorie di guidatori che devono osservare tale obbligo sono i minori di 21 anni, i neopatentati e i professionisti del volante. Di solito basta aspettare 2-3 ore per portare a zero l’alcolemia di un bicchiere di bevanda alcolica consumata; se non si è digiuni il tempo può anche ridursi a 1-2 ore.

Per tutti gli altri, il codice della strada consente di guidare con un livello di alcolemia pari a 0.5 grammi per litro. L'alcol è la causa più frequente di incidenti per abuso di sostanze: secondo i dati Istat nel 2023 l'8,5% degli incidenti con lesioni era correlato a guida in stato di ebbrezza, contro il 3,2% delle sostanze stupefacenti. Ciò non toglie che gli effetti delle droghe siano peggiori di quelli dell'alcol: la cannabis ha un effetto dissociativo, soprattutto nelle prime ore dopo l'assunzione, la cocaina aumenta l'eccitazione e l'aggressività inducendo uno stile di guida più pericoloso. Gli effetti di cannabis e cocaina poi peggiorano se combinati con l'alcol.

Che tipi di test tossicologici si fanno?

Quelli più utilizzati in caso di controlli sono i test rapidi, su saliva e mucosa, da effettuare sul posto, ma rilevano solo l'uso di sostanze nelle ultime 24 ore circa. Le analisi del sangue sono più affidabili sul lungo termine ma non distinguono tra l'uso recente e l'uso passato. I test sul capello, invece, sono più utili nei casi di uso cronico che per i controlli su strada, perché riescono a captare sostanze anche a distanza di settimane. I tempi di rilevazione però variano anche in base alla sostanza assunta: i cannabinoidi rimangono più a lungo degli oppioidi.

Possono esserci delle positività errate?

Occorre ribadire che nessun test è infallibile. Ci possono essere i cosiddetti falsi positivi, causati da farmaci comuni o alimenti, per esempio i semi di papavero possono creare un falso positivo all'utilizzo degli oppiacei o alcuni antistaminici possono dare effetti simili all'alcol, anche nei test fisici. Quindi chi procede con le analisi di laboratorio può eseguire delle verifiche con tecniche più accurate per evitare positività errate.