Roma, 14 giugno 2023 - Nuovo codice della strada 2023: da oggi con il decreto legge 69 appena pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - ribattezzato “salva-infrazioni” - “per la prima volta in Italia si potrà ridurre la velocità su autostrade e strade extraurbane principali che attraversano i centri urbani per motivazioni ambientali”.
Ne dà notizia Luigi Altamura, comandante della polizia locale di Verona sul portale dell’Asaps. Insomma al momento si prefigura una direzione diversa da quella annunciata dal ministro Salvini, che si era detto pronto a mettere i 150 all’ora in alcune tratte nella riforma che sta prendendo corpo in un disegno di legge.
Il decreto 69 in Pdf
Codice della strada, velocità e qualità dell’aria
Dunque l’Europa ci chiede risposte sulla
qualità dell’aria. “Le disposizioni approvate – chiarisce Altamura – contribuiscono a sanare le violazioni contestate dalla Commissione Europea. Particolare urgenza riveste la procedura di infrazione n. 2014/2147 relativa ai superamenti dei valori limite di PM10, in merito alla quale, in assenza di un intervento normativo da parte del Governo, la Commissione deferirebbe nuovamente il nostro paese dinanzi alla Corte di Giustizia per la condanna al pagamento di sanzioni pecuniarie”.Codice della strada: come cambiano gli articoli 6 e 7
"Ed ecco che il Governo ha introdotto due importanti modifiche al codice della strada agli articoli 6 e 7 – spiega il comandante -. Per la prima volta in Italia si potrà ridurre la velocità su autostrade e strade extraurbane principali per motivazioni ambientali. Nei casi in cui risulti necessario limitare le emissioni derivanti dal traffico veicolare in relazione ai livelli delle sostanze inquinanti nell’aria, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, nell’ambito delle rispettive competenze, anche limitatamente, possono disporre la riduzione della velocità sentiti il prefetto o i prefetti competenti per territorio limitatamente agli aspetti di sicurezza della circolazione stradale”.
Chi può decidere di ridurre la velocità
"Tale attività sarà attuata dagli gli enti proprietari o gestori dell’infrastruttura stradale, limitatamente ai tratti stradali che attraversano centri abitati ovvero che sono ubicati in prossimità degli stessi. Pensiamo ai periodi autunnali ed invernali, quando lo smog sale alle stelle, il pallino lo avranno le Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, che avranno l’onere di far diminuire la velocità, per aiutare la riduzione dello smog nelle città soprattutto nelle grandi città della pianura padana, attanagliate da valori fuori norma di sostanze nocive”. Altra novità, segnala Altamura, “riguarda l’articolo 7 del codice, che prevede che i comuni possano stabilire, all’interno di una determinata zona a traffico limitato, diversi tempi massimi di permanenza, tra l’ingresso e l’uscita, anche differenziati per categoria di veicoli o di utenti”.
Multe stellari
E le sanzioni? Sono quelle previste per i limiti di velocità. Si applica infatti l’articolo 142, che prevede 4 fasce diverse.Quella più alta prevede una sanzione da 845 euro a 3.382. Prima invece si applicavano le misure anti smog, molto più basse.