Roma, 4 gennaio 2024 – Farmaci alla guida con il nuovo codice della strada: quali sono i rischi veri? "Sono girate molte fake news, come quella sul non poter prendere una tachipirina", ha ricordato nei giorni scorsi il ministro dei Trasporti Matteo Salvini.
Facciamo chiarezza su due punti chiave: la salvaguardia di chi è al volante ed è in cura per qualche patologia ma anche la sicurezza stradale.
Nuovo codice della strada e farmaci: cosa potrebbe cambiare
Nei prossimi giorni, dopo la pausa delle festività, al ministero dei Trasporti si terrà una riunione, Salvini ascolterà le richieste delle associazioni. Sotto la lente, in particolare, “chi è in cura con psicofarmaci ma anche chi è sottoposto a cure palliative”, ricorda Roberto Benigni, vicepresidente Anvu, l’associazione professionale polizia locale d’Italia.
Medicine al volante, la sintesi (difficile) da trovare
“Bisogna trovare una sintesi – spiega Benigni -. In poche parole: con il nuovo codice, il malato può risultare positivo anche se è lucido, perché le componenti di alcuni farmaci risultano rilevabili anche a distanza di ore e giorni. Quindi, si può essere esaurito l’effetto diciamo ‘annebbiante’, ma non per gli organi di polizia. E ricordiamo che violando l’articolo 187 riformato, si rischia la patente”.
La norma, sottolinea Benigni, “è stata modificata perché in passato spesso l’agente accertatore non era riuscito a provare lo stato di alterazione psico fisica del soggetto alla guida. Ad esempio, quella persona non era stata sorpresa a sbandare o a pronunciare frasi sconnesse. Con il nuovo codice, invece, quel passaggio non serve più. Basta provare che hai assunto una certa sostanza, mentre prima si doveva provare che l’automobilista fosse sotto l’effetto”.
"Serve una lista di farmaci ‘problematici’”
Ma come potrebbe essere corretto il nuovo testo? “Questo resta tutto da definire – è prudente Benigni -. Le associazioni chiedono una lista di farmaci che possono avere conseguenze negative su chi si mette al volante”. Anche Silvio Garattini nei giorni scorsi aveva dichiarato a Quotidiano.net: “Ci sono farmaci che danno un effetto sedativo, come ad esempio quelli che si assumono per dormire o per tenere a bada l’ansia. Anche in questo caso, chi li assume non dovrebbe mettersi alla guida”. Per concludere: “Sicuramente oggi questo tema è da approfondire”.
Federanziani: “Ecco cosa chiediamo”
Il presidente di Federanziani – 3,8 milioni di over 65 aderenti – ha già pronta una richiesta per il ministro Orazio Schillaci. Anticipa Roberto Messina a Quotidiano.net: “Martedì 7 gennaio invierò una Pec al ministero della Salute, per conoscenza all’Aifa e al Mit. Chiediamo un elenco ufficiale dei farmaci che possono interagire negativamente con il nuovo codice della strada. Poi lo divulgheremo ai nostri associati”.
Il consiglio di Federfarma
Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia, si raccomanda: “Una buona abitudine è quella di rivolgersi sempre al proprio farmacista di fiducia per avere chiarimenti. Due esempi: gli antistaminici vanno assunti verso sera, gli ansiolitici prima di dormire. Comunque plaudo a quello che ha fatto il ministro Salvini, perché va nella direzione di una maggiore sicurezza”.