Roma, 10 maggio 2024 - Il nuovo codice della strada 2024 “entrerà in vigore entro l’estate”. Lo ha confermato oggi il ministro dei Trasporti Matteo Salvini.
La riforma a fine marzo ha avuto il via libera della Camera. Paolo Colangelo, presidente delle autoscuole Confarca, si augura che l’iter al Senato non stravolga il testo. “Tutto è perfezionabile ma è una buona riforma”, è il suo giudizio. "Intanto partiamo – ribadisce -. Poi, da quanto è dato sapere ad oggi, è prevista una legge delega, e in quella sede saranno possibili modifiche. Ma ridiscutere tutto no”.
Ecco cinque punti chiave, gli stessi riassunti dal ministro Salvini.
1. “Se ti droghi, non puoi guidare”
Ritiro della patente, ha ricordato il ministro, per chi guiderà dopo aver assunto sostanze stupefacenti e per chi verrà trovato ubriaco al volante. Chiosa Colangelo: “La modifica dell’articolo 187 è un passo importante. Oggi è praticamente impossibile avere la certezza che una persona sia al volante sotto l’effetto di droghe, come richiede il codice. Con la riforma, ‘basterà’ dimostrare che l’uso di stupefacenti. Il messaggio è chiaro e diretto: se ti droghi, non puoi guidare”.
2. Monopattini: targa, assicurazione e casco
"Saranno previsti targa, assicurazione e casco per i monopattini ma non per le biciclette”, ha ricordato Salvini. Deludendo così le associazioni di sharing, che speravano su una correzione di rotta per la protezione. Tira invece un sospiro di sollievo il mondo delle due ruote, perché tra i rumors dei mesi scorsi era stata anche ipotizzata l’estensione di questi obblighi alle bici. Invece no.
3. Telefonino alla guida
"Ritiro breve della patente – ha ricordato Salvini – per chi chatta al telefonino durante la guida”.
4. Autovelox: “Basta fare cassa”
Basta con “l’anarchia degli impianti ovunque”. Anche oggi il ministro dei Trasporti ha ripetuto il suo mantra sugli autovelox. Che, sta dicendo da mesi, non devono servire per fare cassa.
Non solo. Giorgio Marcon, consulente tecnico, ha ricordato che per ogni impianto servono non solo omologazione e approvazione ma anche “verifica metrologica legale” o taratura. Elemento indispensabile, come aveva stabilito nel 2015 la Corte Costituzionale. "Gli autovelox – si dice convinto Colangelo – devono servire a fare prevenzione, non repressione. Per questo sulla strada servono anche le pattuglie, non bastano gli occhi elettronici”.
5. Abbandono di animali
Giro di vite sull’abbandono degli animali: fino a 7 anni di carcere e ritiro della patente per chi, con questo comportamento sconsiderato, provochi incidenti con morti o feriti.
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