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Nuovo codice della strada: le 10 cose da sapere

Dopo l'ok del Senato, le nuove regole entreranno in vigore entro il 10 novembre

Nuovo codice della strada 2021

Roma, 5 novembre 2021 - Il nuovo codice della strada viene ridisegnato dal decreto Infrastrutture, che si prepara ad essere pubblicato nella Gazzetta Ufficiale entro il 10 novembre,  tirandosi dietro qualche polemica. Ma cosa cambia sulle nostre strade? Ecco le dieci novità principali che modificheranno le nostre abitudini.

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Sommario

Foglio rosa

Il foglio rosa durerà un anno (oggi scade dopo sei mesi). L’esame di guida potrà essere ripetuto tre volte, mentre ora “dopo due prove fallite continua ad essere valida la teoria ma bisogna ripresentare la domanda alla Motorizzazione e ripagare i diritti”, come ricorda Christian Filippi, segretario  autoscuole di Confarca. 

Patente

Per quella dei camion: previsto un contributo massimo di mille euro per i giovani fino a 35 anni, per chi riceve reddito di cittadinanza o ammortizzatori sociali, come rimborso per le spese della patente. Contributo non superiore al 50 per cento del totale, riconosciuto dal 1° gennaio  al 30 giugno 2022. Ma chi lo richiede dovrà dimostrare di voler lavorare nel settore dell’autotrasporto. A tre mesi massimi dall’attestato, dovrà avere   un contratto di lavoro come conducente. 

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Telefonini e tablet alla guida

Non aumentano le multe e non ci sarà la sospensione della patente alla prima infrazione, come ci si aspettava. Unica correzione, è ampliata la rosa degli strumenti multabili. Nell’elenco si parlava fino ad oggi di “apparecchi radiotelefonici”. Si aggiungeranno anche “smartphone, computer portatili,notebook, tablet e dispositivi analoghi che comportino anche solo temporaneamente l’allontanamento delle mani dal volante”.

Parcheggi rosa

‘Permessi rosa’ con posti riservati per le donne in stato di gravidanza o per i genitori con un bambino di età non superiore a due anni. 

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Parcheggi per disabili

Dal 1° gennaio i disabili potranno usare gratuitamente le strisce blu, qualora risultino già occupati o indisponibili gli stalli loro riservati. Raddoppia la multa per chi occupa uno spazio abusivamente (sanzioni da 168 a 672 euro).   E triplicano i punti decurtati dalla patente sempre per gli ‘abusivi’ dei contrassegni, saranno sei (oggi sono 2). 

Monopattini

Niente casco per i maggiorenni. Obbligo di frecce e freni in entrambe le ruote. Assicurazione obbligatoria per i mezzi a noleggio. Nessun obbligo di targa. I mezzi non potranno  superare il limite di velocità di 6 km/h quando circolano nelle aree pedonali. E dovranno viaggiare a 20 km/h (non più a 25) in tutti gli altri casi. È vietato sostare sul marciapiede, salvo che nelle aree individuate dai comuni. Vietato anche andare contromano. Ma dove potranno circolare i mezzi? La norma si presta a dubbi che Asaps e autoscuole chiedono di chiarire, ponendo un problema di sicurezza. Per come è scritta, osservano, i monopattini sembrano liberi di circolare anche su statali e provinciali, proprio come le biciclette. 

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Moto e motorini

Oggi se il trasportato non indossa il casco, il conducente viene sanzionato solo nel caso che quella persona sia minorenne. Nella nuova versione, invece, la sanzione scatterà comunque, l'età del passeggero non sarà più un discrimine.

Pubblicità

Occhio ai messaggi disseminati lungo le strade. Vietata qualsiasi forma di pubblicità dal contenuto considerato sessista  o violento. Idem per i   “messaggi lesivi del rispetto delle libertà individuali, dei diritti civili e politici, del credo religioso o dell’appartenenza etnica oppure discriminatori con riferimento all’orientamento sessuale, all’identità di genere o alle abilità fisiche e psichiche”.

Proventi delle multe

Anni di polemiche su come vengono investiti i soldi incassati dai Comuni con le contravvenzioni. D’ora in poi gli enti locali dovranno pubblicare una relazione annuale sulla destinazione dei relativi proventi e rendere noti tali dati sul loro sito istituzionale.

Passaggi a livello

Il mancato rispetto del divieto di attraversamento potrà essere rilevato anche tramite appositi dispositivi per l’accertamento e il rilevamento automatico delle violazioni, che possono essere installati direttamente dal gestore dell’infrastruttura ferroviaria a sue spese.