Venerdì 27 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Covid, arrivano i nuovi vaccini. Da quando e a chi saranno rivolti. Da Ema via libera al nuovo Moderna

Il ministro Schillaci: “Sarà gratuito per tutti”. In Italia raccomandati solo per alcune categorie. La differenza con gli Usa

Roma, 14 settembre 2023 - Tra 15 giorni arriveranno in Italia i nuovi vaccini anti-Covid. Lo ha annunciato il ministro della Salute Orazio Schillaci. Ecco cosa c’è da sapere.

Sommario

A chi saranno rivolti

I nuovi vaccini anti SARS-CoV-2 di nuova formulazione, contenente XBB.1.5, saranno raccomandati a tutta la popolazione di età superiore ai 60 anni, ai soggetti di età superiore a 6 mesi affetti da patologie croniche e da situazioni di immunocompromissione che comportano un aumentato rischio di malattia grave, alle donne in gravidanza e agli operatori sanitari non immunizzati negli scorsi 12 mesi. La disponibilità dei cicli di base e dei richiami annuali deve essere garantita, in ogni caso, su richiesta dei cittadini, in accordo con il proprio medico di famiglia o pediatra di libera scelta, per minimizzare le conseguenze del Covid.

Covid, Schillaci: 'tra 15 giorni i nuovi vaccini'
Covid, Schillaci: 'tra 15 giorni i nuovi vaccini'
Approfondisci:

Covid, variante Eris: i sintomi e perché è più contagiosa. Sfugge a vaccini e anticorpi

Covid, variante Eris: i sintomi e perché è più contagiosa. Sfugge a vaccini e anticorpi
Approfondisci:

Covid, nuova ondata in Italia. Vaia assicura: “Non si tornerà alla Dad”

Covid, nuova ondata in Italia. Vaia assicura: “Non si tornerà alla Dad”

Sarà gratuito

Il vaccino aggiornato – ha annunciato il ministro al Tg1 – verrà offerto gratuitamente a tutti cittadini che vogliano sottoporsi alla somministrazione, e non soltanto alle categorie indicate nell'ultima circolare del ministero della Salute, ovvero over-60, soggetti fragili, donne incinte ed operatori sanitari. Il vaccino sarà dunque offerto gratuitamente anche alle persone per le quali non è raccomandato nell'ultima circolare del 14 agosto, ma che vogliano effettuarlo.

Cosa succede in Usa

Negli Usa è stata adottata una strategia completamente diversa, nel senso che i nuovi

vaccini anti-Covid sono raccomandati a tutti dai 6 mesi di vita in su. A indicarlo sono gli esperti dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie Cdc, in un documento sui vaccini aggiornati alle varianti attualmente in circolazione e sulle indicazioni per la stagione autunno-inverno alle porte. "I Cdc raccomandano a tutte le persone di età pari o superiore a 6 mesi di sottoporsi a un vaccino Covid aggiornato per proteggersi dagli esiti potenzialmente gravi della malattia questo autunno e inverno", esordisce il documento. "I vaccini di Pfizer-BioNTech e Moderna" adattati alla variante Kraken di Sars-CoV-2 (XBB.1.5) "saranno disponibili entro questa settimana", ha annunciato l'ente nella nota.

Approfondisci:

Covid, studio fra i malati della Val Seriana: malattia più grave per chi ha i geni dell’uomo di Neanderthal

Covid, studio fra i malati della Val Seriana: malattia più grave per chi ha i geni dell’uomo di Neanderthal

I pareri degli esperti

"Sono un po' perplesso sull'allargamento della fascia vaccinale a tutti gli over 60. Oggi è molto importante evitare dei 70enni e degli 80enni non vaccinati: qui dobbiamo arrivare a una copertura molto vicina al cento per cento. Ma un 60enne che gioca a padel ed è sano, anche no. Se non si vaccina un ottantenne, perdiamo tanto; se non si vaccinano dieci sessantenni sani, perdiamo poco. Dobbiamo fare molta attenzione alla fascia per cui si propone la vaccinazione". E’ il parere del direttore della clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti.

"Spiace che la comunicazione un po' cervellotica finirà per danneggiare la campagna vaccinale - aggiunge l'infettivologo - se con la quarta dose, nel 2022, si è vaccinato in Italia solo l'8%, credo che il prossimo autunno e inverno si vaccineranno anche meno persone. Questo continuo allarmismo sulle scuole, sui cittadini fa dubitare la gente dell'efficacia dei vaccini. Invece, si dovrebbe puntare con decisione sulle categorie più a rischio: uscire dalle categorie di massa e puntare ai grandi anziani e ai fragili".

Nuovi vaccini anti-Covid raccomandati a tutti come negli Usa? In Italia "il ministero della Salute ha fatto una scelta che è espressa nella circolare e io la sposo appieno. Sposo cioè la linea del ministero nella quale" vengono identificate precise categorie da indirizzare verso i richiami autunno-inverno "e si è anche detto che su indicazione medica si può uscire da quelle categorie, se ci sono situazioni particolari". Non una raccomandazione generalizzata? "No, non una vaccinazione di massa". E' la visione di Carlo Signorelli, docente di Igiene e Sanità pubblica all'università Vita-Salute San Raffaele di Milano e presidente del Nitag - Gruppo consultivo nazionale sulle vaccinazioni. Che i Cdc statunitensi raccomandino a tutti gli americani dai 6 mesi di vita in su di fare il vaccino aggiornato alle varianti circolanti per la prossima stagione autunno-inverno "ci sta - dice l'esperto all'Adnkronos Salute - Il vaccino ha quel tipo di indicazione", cioè è indicato per l'uso dai 6 mesi in su. "Poi ciascun Paese e ciascun piano vaccinale coglie" queste indicazioni "e le fa sue su certe categorie. Come da raccomandazioni ministeriali, se un bambino piccolo ha una malattia che lede il sistema immunitario è nella lista, e il fatto che ci sia il vaccino indicato per lui è positivo".

Da Ema via libera al nuovo Moderna

L'Ema ha raccomandato l'autorizzazione dell'evoluzione del vaccino Spikevax di Moderna per fronteggiare la variante di OmicronXBB.1.5. Lo ha reso noto la stessa agenzia europea per i farmaci precisando che il nuovo vaccino potrà essere utilizzato per prevenire gli effetti dell'infezione da Covid19 negli adulti e nei bambini di età superiore ai 6 anni. 

Moderna ha anche fatto sapere che entro il 2025 potrebbe rendere disponibile un unico vaccino contro Covid-19 e influenza stagionale. ”La nostra piattaforma a mRNA sta funzionando”, ha detto il Ceo di Moderna Stéphane Bancel. Nel campo delle malattie respiratorie, oltre ai vaccini contro il Covid sono in dirittura di arrivo quelli contro l'influenza stagionale e contro il virus respiratorio sinciziale. Entrambi hanno ottenuto buoni risultati nelle sperimentazioni cliniche di fase III e per il secondo è già stata avviata la procedura di autorizzazione sia negli Stati Uniti, sia in Europa. Sono inoltre in corso studi per le formulazioni combinate di questi

vaccini: influenza con Covid-19 o con virus respiratorio sinciziale. «L'azienda intende rendere disponibile il vaccino combinato già nel 2025 e prevede di aggiornare regolarmente le combinazioni», si legge nella nota.